Il filo conduttore della carriera di Jimmy Somerville è sicuramente quello della passione per la dance anni settanta.

Sia dall'esordio targato Bronski Beat che durante il progetto Communards, il cantante inglese è sempre stato solito proporre numerosi rifacimenti (da Donna Summer a Gloria Gaynor, tra i vari).

A dirla tutta, nella carriera del celebre falsetto, le cover sono state i veri punti di forza -addirittura- più determinanti rispetto alle composizioni originali.

Tuttavia, nell'ultimo decennio, la volontà di Somerville di asciugare quel suono eighties così pomposo ha preso piede sempre più. Dapprima con il disco tributario Suddenly Last Summer, e successivamente con i live.

Lo Stella Polaris è un bel festival danese che vede come ospiti, per lo più, artisti che incentrano la loro proposta sull'elettronica/chill out. Tra le varie performances nel corso degli anni spiccano quelle di Groove Armada e Moby.

Chiaro che si tratti di un contesto ideale per un set acustico.

La voce sembra seriamente essere la stessa di trent'anni fa; non si avverte da questa registrazione alcuno sforzo particolare, e nonostante io quando si tratta di musica me ne freghi della tecnica a tutti i costi, devo dire che il signor Somerville si fa ascoltare che è un piacere.

I classici come Smalltown Boy, Why e soprattutto For A Friend acquistano molta più intimità in queste nuove vesti; complici piano e chitarra.

Come sottolineo spesso, sono convinto che della bellezza di un testo si possa goderne maggiormente quando il brano viene spogliato e reso, se vogliamo, più vulnerabile.

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