Siamo nel 1982 e Joe Jackson compone quello che, per me, è l'album più bello e geniale (nonchè il più sottovalutato) dell'intera storia della musica.
Per prima cosa è un'album totale, dentro, mischiati assieme in modo originalissimo e oltremodo geniale, si trovano un pò tutti i generi del globo terrestre, dalla classica al pop, dal rock al jazz, dal funky alla dance, dalla musica latina ai ritmi afro-cubani. Nessun altro musicista è mai arrivato a questi livelli da capogiro sia a livello interpretativo, compositivo e di arrangiamenti.
Per me questo album è un pò come il "QUARTO POTERE" della musica. Un capolavoro talmente grande che probabilmente ci vorrà ancora del tempo prima che il mondo musicale renda giustizia a questo album e si accorga della sua grandezza immensa.
Ascoltando "Night and day" mi viene da sorridere per quanto faccia sembrare la musica pop precedente ad esso fatta da scolaretti ancora impreparati (Beatles e Elton John compresi) e fa sorridere anche il fatto che nessuno dopo questo album sia riuscito comunque a sorpassarne la grandezza e l'originalità.
Questo è un'album che andrebbe insegnato nelle scuole di composizione e di arrangiamento. Punto e basta.
Joe Jackson in "Night and day" è al massimo livello. Un'artista che supera se stesso in modo impressionante, visto che i suoi primi quattro album avevano si messo in mostra un bel nuovo talento della scena inglese, ma non facevano sperare in un'impennata di grandissima classe e bravura come questo "Night and day".
ANOTHER WORLD apre le danze con ritmi impazziti e spigolosi, geniali e senza freni. La voce di Jackson rabbiosa e disperata fa il resto, trasportandoti in "un'altro mondo" della musica, quello della "vera" musica.
CHINATOWN è l'inferno della città, la violenza, la paura di uno straniero che si ritrova nella grande mela, New York, città a cui l'album è dedicato.
TV AGE è un rock-funky-jazz sregolato e folle, ritmica impazzita, voce imprevedibile, genio puro. Jackson dipinge la società moderna dei consumi, dove tutti sono attaccati alla tv e non si rendono più conto che la "vita vera" è altrove.
TARGET non è da meno delle precedenti. E' la paranoia che invade l'anima, la paura di essere uccisi per strada (come successe solo poco tempo prima al compianto John Lennon).
STEPPIN' OUT è un'oasi improvvisa di romanticismo, capolavoro straordinario di melodia, interpretazione e arrangiamento. Classe pura.
BREAKING US IN TWO è la canzone sulla fine di un amore. Drammatica, triste, piena di malinconia. Ancora grandissima musica.
CANCER è pura tecnica e dimostrazione di incredibile bravura strumentistica, soprattutto nell'assolo finale di Jackson al piano, straordinario per velocità e cambi ritmici improvvisi.
REAL MEN è la canzone più drammatica e dura che abbia mai sentito. Urlo contro la guerra, contro il razzismo e contro chi si crede di essere un "vero uomo" e poi non fa altro che uccidere "tutti i neri e tutti i rossi", ma (ammonisce Jackson) "se si arriverà alla guerra tra uomo e donna, stavolta non sopravviverà nessuno".
A SLOW SONG è la canzone più bella della storia della musica. Melodia immensa, che cresce fino al ritornello straziante, dove Jackson urla con tutta l'anima e la disperazione che ha nel cuore, urla tutta la sua rabbia verso un mondo che spesso sembra ostile, che spesso sembra non sentire quello che abbiamo dentro, il nostro dolore, il nostro bisogno di dolcezza e di affetto, Jackson infatti canta: "Suonatemi una canzone lenta", una canzone dolce, con cui i due amanti che litigano di continuo possano ritrovarsi, possano sentire le proprie voce, possano carezzarsi e possano tornare ad amarsi.
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