<<Mr. Miller? Why you drink so much?>>
<<Just a habit, I suppose>>
<<A giiirl habit?>>
<<Girl!? EHEH, nooo. I have got no girl>>
<<If it was Julie London, she wasn't very bright>>
E infatti arriva a casa sbronzo perso ma l'apparecchiata di dischi della London è già bella che pronta.
E non c'è assolutamente niente di meglio al mondo per riprendersi da una sbronza melancolica, caro Mr. Miller, che ascoltare la propria donna feticcio cantare una gelida canzone di vendetta. Vero?
Now you say you're lonely
You cried the long night through
Ed eccola comparire come un fantasma, seduta in cucina, mentre continui a versarti da bere.
Now you say you're sorry
For being so untrue
E no caro mio, ora ti guarda dal divano con sguardo severo e abito scosciato.
You drove me, nearly drove me
Out of my head
While you never shed a tear
Te lo dice guardandoti svenevolmente sdraiata a letto.
Con un rossetto rosso che probabilmente non ha mai indossato dal vero.
Ti piacerebbe eh?
And now you say you love me
Well, just to prove you do
Te lo chiede dalle scale, inclinata verso di te.
Quel decoltè non l'hai mai visto così da vicino.
Come on and cry me a river
Cry me a river
Ma te lo sta implorando ora? Forse è il momento di lavarsi la faccia non trovi?
I cried a river over you
Si volta e se ne va tra gli svolazzi dei suoi veli. Scompare guardandoti e ripetendonti che lei ha versato un fiume di lacrime per te.
E sei rimasto solo bello mio.
Il Mr Miller del film vive questa canzone come un sogno erotico il cui soggeto è una vamp con la quale non è concesso consumare nemmeno tra i fumi dell'acol.
Un amore così impossible a cui perfino il proprio subconscio pone un freno.
E quindi l'amore sfrenato e libidinoso si tramuta in minaccia, anzi, nell'illusione di essere minacciati per una presunta infedeltà verso la donna che non si è mai potuto avere.
Che tortura!
Eppura è proprio questa sottile doppiezza che rende "Cry Me A River" quel monumento che è.
Ed è proprio con l'interpretazione della London che questa canzone diventa immortale.
Quale migliore interprete di una ex diva di Holliwood convinta di essere sulla via del tramonto, che inizia a cantare quasi per scherzo poteva far vivere questa pericolosa sensualità decadente e aristocratica?
La seconda carriera di Julie London inizia appunto per caso: è in casa con amici e inizia a cantare per scherzo.
Tra gli amici però c'è anche Bobby Troup che rimane sedotto dalla sua eleganza nel cantare e decide perciò (probabilmente in questo ordine):
- di portarsela a letto
- di farle incidere un disco
Bobby si vede che era un po' più smagato del Mr. Miller del film perchè riesce in entrambi gli obiettivi e la prima canzone che incide Julie London è proprio "Cry Me A River"
E si vede che pure la London non era poi così smagata perchè riesce a fregare la canzone alla colonna sonora di un film di suo marito (a quel punto probabilmente già ex a sua insaputa) che avrebbe dovuto interpretare addirittura Ella Fitzgerald.
Ella (nel senso della Fitzgerald) la sua interpretazione di Cry Me A River la registrerà anni dopo ma c'è da dire che mai furto fu più audace e riuscito: non riuscirà infatti a ricreare quella doppiezza lasciva e aristocratica perfettamente interpretata dalla London.
La canzone diventa chiaramente un successo (ne stiamo ancora a parlare dopo 70 anni d'altronde) a cui si fa immediatamente seguito con Julie Is Her Name primo LP della suddetta.
Una collezione di canzoni in cui possiamo trovare le scivolizie dei suoi sussurri accompagnate da chitarra e contrabbasso che le ricamano attorno con destrezza voli e svolazzi di vario panneggio e di sicuro valore.
È un disco che viene senza dubbio offuscato dalla fama della sua canzone più famosa ma che merita comunque il tempo di un ascolto, una interprete che merita di essere ricordata.
Il disco non è consigliato solo agli amanti del vocal jazz; anzi, probabilmente apprezzerà di più chi frequenta i rosei satelliti di Nick Drakiana memoria.
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