Questa non è una recensione sull'album

Scherza e ridi nel 2017 hanno già fatto un giro del mondo e mezzo. Piccoli club, per carità, ma le richieste aumentano e insieme a loro il consenso unanime.

Sono i Kikagaku Moyo, band giapponese; un piccolo cult del sol levante. Una line up particolare, con un sitar che improvvisa su brani psycho folk, altrettanto improvvisati.
E fin qui tutto bene. House in the tall grass l'ho letteralmente consumato e allo stesso modo prevedevo di consumare l'Ep Stone Garden, uscito ad aprile, con un artwork stile decoupage creato da un artista lettone (o estone, boh?). Ho acquistato il vinile dalla pagina di bandcamp e da lì, un oblio, interrotto ogni tanto da uno status su facebook della Guru Guru Brain Records che si scusava per il ritardo, adducendo situazioni così paradossali, grottesche e disturbanti che un film di Fassbinder in confronto è Pierino.

Nessun problema. Il mio Ep se lo stanno mangiando i topi in un non ben precisato deposito in Repubblica Ceca? Li hanno perduti? Qualcuno, da qualche parte del mondo, ha pensato “Mo' me frego i dischi dei Kikagaku Moyo?”. E perché no.

Tipo il produttore di Philosophy of the world che scappò con 900 copie dell'album delle Shaggs. Magari ancora oggi c'è chi crede che domani, si sveglia il Frank Zappa di turno, poi un Thurston Moore e un vinile in edizione limitate dei Kikagaku Moyo, mi diventa un oggetto da collezione, soprattutto se soltanto una ventina di persone lo hanno ricevuto. Ora, non per fare il classista, ma un addetto alle spedizioni ceco che manomette un pacco contenente gli ep di quattro capelloni giapponesi e se li intasca, suona maluccio.

. Ovviamente insieme al vinile era compreso il download digitale che non ho ancora ascoltato e che mai ascolterò, giusto per creare una sorta di narrativa egoferita fine a se stessa, ne convengo. Più che altro è dedicata a tutti quelli che hanno vissuto questo spiacevole inconveniente (non so quanti italiani e poi le copie erano davvero limitatissime).

E quindi? Con chi te la prendi? Con 'sti giapponesi bravi, ben educati e così dispiaciuti dell'accaduto che al prossimo status prometteranno di farsi fuori con pratiche stereotipate di una certa cultura nipponica?

Te la prendi con la pressapochezza con la quale bandcamp non si fa garante e responsabile delle spedizioni? Mesi prima, un album degli Gnoomes era giunto a destinazione (senza tracking code), con la copertina spaccata e tra una risposta e l'altra con il responsabile della Rocket Recording, per avere il reso (a mie spese, immagino), stavano passando settimane.

Nel frattempo ho acquistato diversi vinili da amazon, tipo Les Revenants dei Mogwai, arrivato con un difetto sul supporto. L'indomani stesso, un corriere è venuto a ritirare il reso e il giorno dopo, avevo la nuova copia a casa. Il tutto senza sborsare un euro in più.

Forse è giunto il momento, per queste piccole case discografiche, di mandare in malora il loro tanto amato bandcamp e di posizionarsi al meglio su amazon, concedendo a loro, da subito, l'esclusiva di produzioni in edizione limitata. Poi qualcuno mi spiegherà perché preferiscono dare priorità alla propria pagina di bandcamp. Ci saranno motivi che non conosco, ma poco mi importa.

La morale della triste favola è che il tanto vituperato amazon - e giù con il pistolotto sui poteri forti e cazzi vari - vince e vince a mani basse.

In un periodo storico dove gli acquisti online fanno registrare segni più vertiginosi, certi “inceppi” risultano a dir poco inammissibili. Poi, aver “donato” 30 euro ai Kikagaku Moyo per supportare il loro valido lavoro, non è un problema, così come non mi verrà difficile evitare polemiche e mortificazioni nei loro confronti, che hanno come unica colpa, quella di voler insistere a seminare all'interno di situazioni affascinanti sì, ma che si rivelano pecorecce e inaffidabili, senza dare al consumatore un minimo di garanzie. Questa mi sembra la cosa più importante, soprattutto quando poi scopri che l'album in questione è disponibile su amazon (41 euro), ed è stato disponibile su alcuni store affidabili come Hhv e in entrambi casi, con reso garantito. Prima di acquistare via bandcamp (tra l'altro con il cumulo di spese di spedizione spendi una fortuna), ci penserò. Anzi, non c'è proprio niente da pensare.

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