Sons of Anarchy è una serie TV U.S.A. (2008 – 2014) ideata da Kurt Sutter.
La serie è composta da 7 stagioni da 13 puntate ciascuna della durata media di 50min circa ed è disponibile su Netflix. Stiamo parlando di SETTANTA ore circa di girato, insomma, se ci entri dentro ti tiene impegnato per diverso tempo! In questi giorni maledetti potrebbe essere un ottimo diversivo…
I SAMCRO (Sons of Anarchy Motorcycle Club, Redwood Original) sono un club di motociclisti sparsi lungo la costa occidentale (California).
La sede principale si trova a Charming,
S.O.A narra l’epopea di questo club capitanata da Clay Morrow (Ron Perlman affermato e attempato attore noto ai più per aver prestato il volto al terribile Hellboy di Guillermo Del Toro).
Clay è un gangster senza scrupoli e la perfida Gemma Teller (Katey Sagal nella vita moglie di Kurt Sutter) non è da meno, anzi.
Gemma è la mamma di uno dei membri del club, il protagonista assoluto, Jax Teller (Charlie Hunnam attore britannico nato nel 1980). Il padre, John Teller e primo marito di Gemma è il fondatore del club ed all’inizio della serie è già morto…
I SAMCRO gestiscono un’officina, riparano moto ed automobili ma è solo una facciata. In realtà si occupano soprattutto di traffico d’armi, offrono protezione, praticamente controllano e comandano più o meno indisturbati la cittadina di Charming.
Scontri tra bande rivali: I Mayans (messicani, i brown), i Niners (afro-americani i black) i cinesi, la fratellanza ariana …per non parlare dell’I.R.A. (gli irlandesi, i fornitori delle armi). E poi il cartello colombiano, l’ATF la CIA…
Colpi di scena, tradimenti, giochi doppi. Una galleria di personaggi fittissima ed indimenticabile, c’è anche il famigerato Danny Trejo (è stato davvero un criminale e tossico dipendente nella vita reale, in gioventù entrò ed uscì più volte di prigione).
Il punto di forza della serie è senza dubbio l’empatia che riesce a generare nello spettatore che non potrà non affezionarsi a diversi personaggi. Alcuni verranno amati, altri odiati ma, credetemi, è impossibile restare indifferenti. Vi sono anche diversi attori, più o meno secondari, che hanno lavorato anche nella serie tv The Shield (2002-2008) a parer mio LA serie-capolavoro USA. Inarrivabile, sì, meglio anche di Breaking Bad.
Per quanto mi riguarda, non mi è mai capitato di legarmi così tanto a dei personaggi di una serie tv. Quando fanno le riunioni intorno al tavolo sei lì con loro. Il legame di fratellanza che li unisce, il codice dei SAMCRO è indissolubile, inscindibile. Il valore attribuito alla famiglia, sia quella biologica sia la famiglia-SAMCRO è assoluto. Infrangere tali legami è considerato alto tradimento, la pena è la condanna a morte.
Se dovessi stare a descrivere, a tratteggiare i personaggi di SOA o, peggio, se dovessi solo provare a raccontare cosa accade, dovrei buttar giù un libercolo, non mi pare il caso. Sappiate solo che non ci si rilassa mai, appena viene risolto un guaio ne scoppia un altro ben peggiore…
La serie parte in sordina ma via via si arricchisce di personaggi e situazioni dall’impatto devastante. È un crescendo costante, una tragedia immane che assume connotati scespiriani, quasi insopportabile.
In America è una serie di culto. Come nota a margine aggiungo il fatto che ci sono un sacco di brani musicali, alcuni molto belli e ci sono molte cover niente male.
Consigliata assolutamente in V.O.
I difetti? Non tutti gli attori sono all’altezza ed alcune espressioni e frasi vengo reiterate fino alla nausea
I love you… I love you to
I promise
Oh shit!
Christ…
Jesus Christ
…ma gliela perdoniamo.
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