OK. Nessuno ha ancora fatto questa recensione. Da un lato non avere una recensione su "Wildlife" dovrebbe essere un reato, dall' altro descrivere bene un' album dei La Dispute è un' impresa. Non lamentatevi se non sarò all' altezza. Partiamo dicendo che quest' album non può non impressionare, magari qualcuno non potrebbe considerarlo tra i suoi preferiti, ma ne rimarrà comunque profondamente colpito, anche se non gli piace, rimarrà colpito, questo non è un di quei dischi da ascoltare tanto per fare, per passare un po' di tempo con un suono piacevole nelle orecchie. No. Questa è musica che coinvolge pienamente le radici di un essere umano, musica che entra a far parte di te. Ripeto, non tutti potrebbero considerarlo un bel disco, ma ne dubito.

Io dico che questo è un C A P O L A V O R O ancora migliore del predecessore datato 2008

Descrivere i La Dispute è un' impresa quasi impossibile, catalogarli in un genere musicale molto difficile ma non perchè si faccia fatica a localizzare le loro influenze musicali ( Post Hardcore sperimentale, Emo anni 90, Post Rock sono solo alcune delle sfumature presenti nella loro produzione), ma perchè sono l' amplificazione, la quinta essenza di tale genere.

La domanda resta come descriverli?

Facciamoci soccorerre da una fonte non molto autorevole: Wikipedia. Se cerchiamo la parola "musica" troviamo una definizione che dice più o meno così "Musica è l' arte e la scienza che ha lo scopo di creare suoni orecchiabili svolti a esprimere l' interiorità dell' individuo e ha coinvolgere emotivamente l' ascoltatore".

Appunto, viene detto che in ogni tipo di musica è racchiuso un particolare stato d' animo, un' emozione particolare che vuole essere trasmessa all' ascoltatore.

I La Dispute non sono così.

Dietro una qualsiasi loro canzone non c'è un' emozione, c'è molto di più. C'è un' intera vita. Di ognuno dei 7 miliardi di esseri umani di questo pianeta, loro riescono a esprimere l' interiorità di chiunque, in una sequenza di suoni e in un loro testo (Tra i migliori mai scritti penso) si può ritrovare se stessi anche senza volerlo. Ti entrano dentro e non se ne vanno più.

Questo è "Wildlife". E le parole scritte qua sopra sono inutili 

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