Rispetto alla grande ondata di hardcore melodico di qualche anno fa, il fenomeno sembra essersi decisamente arginato negli ultimi tempi e la maggior parte dei dischi di questo genere che escono oggi, soprattutto in Italia, sono di quelle irriducibili band che continuano a portare avanti la propria passione per questo sound. Un esempio è rappresentato dall'Invasione degli Omini Verdi che dopo due album portano nuovamente il loro apporto alla scena hc italiana con "Contro".
Niente di cambiato, le band di riferimento sono sempre No Use For A Name, Lagwagon e Rufio, ma sicuramente questi ragazzi hanno acquisito più esperienza nella padronanza degli strumenti. Continui cambi di ritmo si scorgono nel brano "Illusione" e una vena punkrock in "D'Istinto". La rabbia si esprime a pieno nella traccia dal titolo "Violentami", che sfodera un'inciso lento prettamente rock.
Ironia ed invettive sono le caratteristiche dei testi, che per quasi mezz'ora parlano prevalentemente di esperienze e riferimenti alla società in cui viviamo. Dodici brani ben suonati nonostante il genere sia ormai molto inflazionato. Per gli amanti dell'hardcore melodico nostrano è un disco piacevole da ascoltare e che scorre via senza intoppi ma non griderei al miracolo come qualcuno vuol farci credere...
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