Anno nuovo vita vecchia; nel senso che sono pronto con i bombardamenti sonori ai quali vi ho così ben abituato nel recente passato (e subito chissà quanti di voi nell'immediato mi manderanno giustamente a cagare passando oltre).

Indi per cui: War is coming (again, again and again).

Copertina che ben promette: dal logo della band infuocato alle sottostanti immagini che preannunciano l'ennesimo parto disgustoso, disastroso e disastrato che mi appresto a recensire.

L'anno è il 1999.

Gli artefici di questo sodalizio, un autentico All Star Team del Grindcore-Death, sono quattro schivi personaggi che appartengono già alla storia dell'estremismo (stra)fatto in musica. Le necessarie presentazioni partono dal vocalist Peter Tagtgren (il leader di quella macchina di morte che sono stati negli anni novanta gli svedesi Hypocrisy); proseguendo incontriamo sulla non retta via Shane Embury al basso (qualcuno spero ricordi la sua ormai ultratrentennale militanza nei Napalm Death), il compianto Jesse Pintado alla sei corde (anche lui protagonista per anni del livido sound degli appena citati Napalm). Ed infine la montagna umana Nicholas Barker alla batteria (e qui si renderebbe necessario un ampio capitolo a parte per segnalare tutte le band nelle quali ha suonato...ma passiamo oltre).

Un lavoro torrenziale, diabolico (AZZ!!), esasperato. Un'esperienza massacrante l'ascolto nonostante la brevissima durata; tredici brani che nei quali è presente una tale frenesia esecutiva da rasentare il collasso fisico e nervoso. Non solo da parte dei musichieri.

La voce abrasiva simil Black di Peter è una garanzia; i riff di chitarra "flamencati" (termine che a suo tempo già usò il buon Claudio Sorge direttore di "Rumore") di Jesse sono la colonna portante dell'album. Ma giganteggia il lavoro sovrumano di Nicholas alla batteria: una velocità inaudita, cambi di tempo eseguiti con una facilità disarmante, una frequenza dietro ai tamburi che non concede un solo secondo di respiro. Avete presente il suono ciclopico e dinamico di Dave "tripla cassa" Lombardo quando militava negli Slayer? Nicholas riesce a spingersi ancora più avanti!!!

Del tutto inutile anche questa volta segnalare un solo brano della portentosa raccolta.

Chi ha orecchie e NASUM per intendere, intenda.

Ancora una cosa prima di chiudere: il disco ha una durata di ventinove minuti. Soltanto qualche secondo in più di "Reign In Blood" degli...lascio a voi l'onore di completare la frase...DELIRIUM...

Diabolos Rising 666.

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