Brown Memories
Qualcuno di Voi, lì, si è mai chiesto il motivo per il quale da bambini, soprattutto per le Sacre Cerimonie come il Battezzo, la Comuniçao e la Gresima i nostri genitori ci
costringevano a vestirci nel peggior modo possibile et immaginabile?
E' vero: anche oggi ci vestiamo perlopiù da cani, ma almeno lo facciamo facendo finta che sia il frutto di una nostra stilistica scelta personale quand'invece attesta solo il fatto che quando hanno distribuito il Buongusto noi eravamo assenti (ingiustificati).
Il dramma assumeva tinte ancor più grottesche nel caso in cui prima di Te in famiglia aveva visto la luce qualche altro extraterrestre tipo un fratello o una sorella (quindi più grande di te).
Perchè in questi casi l'abito "da cerimonia" non poteva che essere il medesimo di quello usato da Lui o da Lei qualche anno prima di Te.
Anche se Lui era più halto o meno grasso di te.
Ora: già il fatto di fare la comunione (senza liberazione) ti sembrava vagamente di intuire che fosse una pagliacciata pazzesca con tutta quella storia che dovevi prima raccontare le tue innocenti marachelle al prete, ma che la dovevi fare per forza dopo esserti sciroppato mesi-e-mesi di devastante catechesimo; altrimenti erano cinghiate e battipannate fino a farti esplodere le natiche a mò di Krakatoa.
Ma torniamo all'abito:
per la Prima Comunione il mio sontuoso abito ereditato dal fratello maggiore (un elegante completo giacca & pantolone forse in mistoraso) aveva un colore particolare: era marrone.
Ma non era marrone-e-basta: era esattamente color cacca.
In realtà non so se si tratti di un colore tuttora in uso o se lo fosse stato all'epoca.
So che c'era quello e quello dovevo indossare.
Il tutto era abbinato a una camicia.
Sempre marron.
E le scarpe, ad libitum, marron.
Insomma ero vestito proprio come una cacca.
Anzi da cacca.
La tonalità del pigmento era più o meno quella di quando hai esagerato con la frutta di stagione matura.
Non so se avete presente.
Ovviamente alla sequela di
"Ti piace? Guarda come stai bene!"
la risposta "NO!" non era contemplata tra le tue opzioni.
Mi chiedo sinceramente se i miei genitori avessero contezza di presentare dinanzi all'altare di Cristo un nanerottolo abbigliato esattamente come un ciocco di sterco.
Io, ve lo dico, avrei preferito farlo vestito da Goldrake.
Ma a pensarci bene forse è stato givsto così: altro non era che l'antifona di ciò che avresti vissuto quando un giorno (forse mai) avresti raggiunto l'età dei tuoi genitori e che Loro all'epoca, volendoti bene, non ti avrebbero mai voluto dire neanche se sottoposti a tortura.
Però almeno la coccarda gigante sul petto me la potevano risparmiare.