Prebunkers.
E dopo il debunker, attenzione, adesso arriva il prebunker.
Innanzitutto demistifichiamo i demistificatori, perché è curioso che si chiamino debunkers quando il loro lavoro consiste sempre, soltanto e comunque, nel difendere le verità istituzionali a discapito di quelle dei cittadini.
È curioso perché l’origine del termine debunkers è esattamente l’opposto, ovvero, sbugiardare le istituzioni.
Intorno al 1820, il deputato della Carolina del Nord, Felix Walker, tiene un discorso di fronte alla contea di Buncombe. Più che un discorso diciamo uno sproloquio senza senso, nel tentativo di convincere il suo elettorato, che stava lavorando nel suo interesse.
E così Buncombe nel tempo viene abbreviato in bunk, acquisisce una k e viene coniato il termine to debunk che, letteralmente, significa demistificare uno sproloquio.
Quando le democrazie mettevano il popolo al centro, gli sproloqui da demistificare erano quelli del potere, non quelli di chi metteva in discussione il potere.
Adesso che le democrazie non sono più il potere del popolo ma l’amministrazione del popolo da parte del potere, anche il debunking si è adeguato.
Adesso arriva il prebunk. Che cosa significa prebunk? Cominciamo a spiegare chi c’è dietro. Jigsaw è una società di Google che mira a prevedere le minacce emergenti e a sviluppare nuove tecnologie per proteggere le società aperte. Da che cosa? Dalla censura, dagli estremismi, dalle molestie ma, soprattutto, dalla disinformazione.
Questo perché la disinformazione – lo dicono loro – può fuorviare le persone ed indurle a diffondere propaganda o a fomentare violenza e sfiducia nelle istituzioni. È il contrario del debunking prima maniera perché il popolo aveva il diritto, attraverso il giornalismo, di mettere alla prova le istituzioni democratiche. Il popolo le sfiduciava per definizione perché quello era il giusto modo di tenerle sotto pressione. Infatti, si diceva che i giornalisti erano i cani da guardia del potere, cioè quelli che difendevano il popolo dal potere, mentre oggi, sembrano piuttosto i cani da riporto del potere.
E allora, che fare? Semplice, secondo Jigsaw bisogna prevenire, che è sempre meglio che curare. Prevenire è la parola d’ordine di un mondo preordinato e prevedibile, un mondo rassicurante, ma un tale mondo esiste soltanto nella semplificazione binaria dei computer, che sono macchine a stati, dove l’introduzione di un certo dato, produce sempre un certo risultato.
Nel mondo reale non funziona così. Il mondo reale è più governato dalla Teoria del Caos, come diceva sempre Ian Malcolm, il matematico di Jurassic Park. Eppure, in un tempo dominato da questo governismo meccanicistico, dove l’uomo sembra convinto di poter amministrare la Natura, come l’apprendista stregone Topolino che faceva roteare le bacchette del mago un po’ a caso, in questo tempo, la metafora della prevenzione sembra avere contaminato ormai tutto.
Ma c’è di più. Secondo un noto professore di Cambridge, che è considerato uno dei massimi esperti, Von Der Linden, la disinformazione è come un virus, che si diffonde ed induce la gente a comportarsi in un determinato modo. Qualcuno sviluppa i sintomi, qualcuno no, insomma, si comporta come un virus, ma allora se è proprio come un virus, perché non possiamo immaginare di inoculare la gente? Inoculiamo! Già, inoculare.
Vi ricorda qualcosa? E allora, se bisogna inoculare, arriva il Prebunk. In Polonia, in Repubblica Ceca, in Slovacchia, Google ha fatto un esperimento: ha utilizzato la pubblicità su Facebook, su YouTube, su Twitter e su TikTok, per mostrare una serie di video che hanno inoculato gli anticorpi contro la disinformazione a ben 38mln di persone, la maggioranza di questi tre paesi e poi ha scoperto che rispetto ai “non inoculati”, questi hanno avuto la possibilità, con minore frequenza, di diffondere le famigerate false informazioni.
E adesso, sta per iniziare la sperimentazione anche in Germania. Esattamente come i vaccini, dicono gli inoculatori, il Prebunk non è efficace al 100% eh? I suoi effetti calano nel tempo e c’è sempre bisogno di nuovi booster… e via a produrre sempre tutti i mesi le dosi di richiamo. Un’inoculazione continua che serve a proteggere il popolo da se stesso, ci dicono, perché chi è vittima delle teorie del complotto, finisce per diventare un emarginato, finisce per perdere il lavoro, finisce per sperimentare una riduzione del reddito e un declino generalizzato del benessere.
Esattamente come accade a chi fa uso di stupefacenti, lo fanno per voi, sia chiaro! Mica per proteggere i loro interessi e i loro profitti. Loro darebbero qualsiasi cosa per vedervi felici e sorridenti! Anche a costo di indurvi una paralisi facciale…
Torniamo seri. Hanno foraggiato migliaia di debunkers e non è bastato. Adesso foraggeranno migliaia di prebunkers, ognuno a inoculare nel proprio paese ma qualcosa mi dice che non basterà. Quando si accorgeranno che l'uomo è nato per essere libero, che puoi imprigionare il suo corpo ma non i suoi pensieri e che non si può vaccinare contro la libertà di opinione, allora… come la prenderanno?
Eppure basterebbe così poco, basterebbe che invece che imporre verità calate dall’alto, imposte da multinazionali miliardarie, che perseguono obiettivi decisi da pochi, organizzassero in tutte le piazze del mondo, tante Agorà per rispondere alle domande, spiegare, decidere insieme cosa fare e cosa non fare. E un sistema del genere esiste però eh? Si chiama democrazia, questa sconosciuta.