Un'altra occasione sprecata dalla trionfante mediocrità della "canzone" pop, non la più favorevole invero, per definitivamente sbaragliare la resistenza della "Canzone" di qualità.

(Anomino esponente dell'ufficio stampa di Marco Parente)

Voglio farvi una domanda "fuori tema".

Qual'è oggi il vostro scrittore (o scrittrice) preferito?

Il mio fino a qualche anno fà era Alessandro Baricco.

Mi piaceva perchè la sua era una scrittura poetica, di immagini, suggestiva, esistenzialista. E nello stesso tempo, tutto sommato, "accessibile".

Ti faceva pensare e riflettere senza farti "stancare" troppo.

Ora Baricco fatico (e non mi entusiasmo più) a leggerlo, non perchè sia diventato più "complesso" ma perchè al giorno d'oggi posso riconoscere che molte delle sue opere non sono altro che citazioni, ancorchè bellissime, di veri Maestri della letteratura italiana e mondiale (vedi Celine, Dylan Thomas, ma anche Conrad, Melville ed altri).

E preferisco andare alle fonti.

In questi giorni però Baricco lo sto riscoprendo, e vi spiegherò a breve perchè parlando (e torno "in tema") di questo album live di Marco (mio) Parente (come ha scherzato giorni fà qualcuno dei miei amici che ne ignorava completamente l'esistenza).

Cominciamo dalla forma "dominante" dell'album, ben esemplificata dal brano inedito "Inseguimento Geniale":

"Pasticci tremolanti di voce in trionfo di ottoni al sapore di orchestra jazz, con uno spruzzo di modernismo rock del ventesimo secolo".

Tutto qui, e scusate se è poco.

Per quanto riguarda il contenuto (o la forma di dettaglio che dir si voglia) parlerò di due soli brani.

  • Il primo da ascoltare da terra
  • Il secondo in mare aperto

In "Il Mare si è Fermato" (titolo quanto mai evocativo) dal sapore "Tenchiano", quasi un fratello minore de "Un giorno dopo l'altro", si sta a riva, si osserva questo fenomeno unico, il mare per un attimo immobile, definitivo, come mai di solito il mare è, come di solito non è mai la vita, se per fortuna o putroppo dipende dai gusti.

La chiave gira nell'acqua, le navi tornano al porto

In "Adam ha Salvato Molly" si cambia completamente ambientazione, si sta in mare aperto, libero, indefinito, imprevedibile, come di solito la vita è, se purtoppo o per fortuna dipende dai gusti.

Un pò in compagnia del cannibale di "Moby Dick" che insegna a De Andrè "la sua distanza dalle stelle", oppure dell'abominevole e folle Adams (è casuale la somiglianza dei nomi?) di "Oceano Mare" (ecco Baricco) che "salva" definivamente la piccola Dira dalla sua paura della vita.

"Qual'è il problema? Non sai andare sull'acqua?"

Chi ha visto (spero molti di voi) la trascizione cinematografica di "Novecento" (ecco di nuovo Baricco) fatta da Tornatore ne "La Leggenda del Pianista sull'Oceano" potrà capirmi quando dico che la parte finale di questo brano avrebbe potuto sostituire, per quanto è grande la sua "dinamicità" e per quanto è calzante al film lo stile Jazz/Swing americano anni 50 che contiene, la colonna sonora di Morricone nella scena del concerto di pianoforte a quattro mani in preda alle onde dell'oceano.

A questo punto mi fermo, un pò bruscamente, perchè non se che altro aggiungere oltre al fatto che le "versioni" live di "La mia Rivoluzione" (lui è proprio le parole che canta, me ne sono accorto ad un suo ultimo concerto) e "Farfalla Pensante" sono davvero riuscite.

Chi non considera Parente solo una lagna, chi non lo considera "contorto come un capitello corinzio", o "un uomo di merda" (qualcuno lo giudica così su questo sito, e forse avrà i suoi motivi), può tenere in conto la mia segnalazione.

La bellezza della musica è solo nelle orecchie di chi la ascolta.

Tutto il resto sono parole senza senso, o, come direbbe gastone.Joyce.lomazzi:

"La svelbia si tesfra nel torgolo, forse"...

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