Considero Michel Houellebecq lo scrittore che, attualmente, riesce a descrivere la realtà degradata e decadente che stiamo vivendo nella maniera più efficace e profonda. Il suo saggio su H.P. Lovecraft rimane ancora oggi esemplare. I suoi libri sono un atto di accusa contro la società occidentale e la decadenza del mondo moderno. Ma i libri di Houellebecq sono anche profetici come ha dimostrato Sottomissione, uscito in contemporanea con gli attentati islamici alla redazione di Charlie Hebdo e come fa anche il nuovo romanzo Serotonina che anticipa la protesta dei Gilet Jaunes. Qualcuno ritiene che Houellebecq abbia già dato il meglio di sè nei primi romanzi e, in particolare, nei 2 capolavori Le particelle elementari e Estensione del dominio della lotta. Non sono d'accordo: ritengo lo scrittore francese uno dei grandi intellettuali della nostra epoca, un personaggio che è riuscito sempre ad aver qualcosa da dire. Questo Serotonina è stato criticato da un nome importante come Antonio Scurati su "La Stampa": secondo l'autore di M Houellebecq starebbe ripetendo se stesso. In realtà Serotonina è, a mio avviso, un capolavoro. Il protagonista - Flaurent - è un uomo in crisi con una relazione ormai stanca con una giovane ragazza giapponese di nome Yuzu. Una volta scoperto che la tradisce senza pudore facendo sesso anche con i cani Flaurent decide di lasciarla. Da questo momento in poi la sua vita entrerà in una spirale negativa che lo porterà alla depressione. In effetti è una tematica già da lui trattata in passato ma qui riesce forse ad essere ancora più convincente e persuasivo nel descrivere l'abiezione e il vuoto della vita nella realtà contemporanea. Flaurent si rivolge così a uno psichiatra che gli prescrive uno piscofarmaco. All'inizio sembra funzionare anche se ha l'effetto collaterale di rimuovere la sua libido. Vive così un'esistenza anodina, piatta e senza grandi scossoni che riesce però, almeno all'inizio, a sopportare. La mancanza di desiderio sessuale non sembra essere un grande problema. Ripercorre poi - in vari flash back - alcuni suoi incontri significativi della sua esistenza come quello con il suo amico Aymeric e con un'altra ragazza con cui ha una relazione. Come spesso succede nei suoi romanzi, la tragedia è dietro l'angolo. Alla fine emerge lo spaccato di esistenze vuote e prive di senso: è un atto d'accusa con il liberalismo e il capitalismo che governano le nostre vite. C'è però - mi duole dirlo - uno strafalcione imperdonabile in questo libro e non riesco a capacitarmi di come nessun editor se ne sia accorto. Quando descrive i gusti musicali del suo amico Aymeric Flaurent cita Ummagumma dei Pink Floyd definendolo "il disco della mucca". Quello, caro Houellebecq, è Atom Heart Mother! Non occore essere dei grandi esperti di musica per saperlo. Forse gli editor a cui si affida Houellebecq non hanno mai ascoltato i Pink Floyd! In ogni caso Serotonina conferma tutto il talento di uno dei grandi interpreti della crisi del nostro tempo.

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