Tutti abbiamo presente la Più Grande Democrazia del Mondo. Quella in cui ogni cosa gira per il verso giusto e, se c'è da fare una guerra per raddrizzare qualche stortura ai quattro angoli del Pianeta, non esita a spremere il suo povero apparato militar-industriale per sganciarci sopra una buona dose di bombe. Poi, come per magia, su quel fertile humus costituito da polvere & cenere nascerà qualcosa, magari un regime politico più decente. Quando i loro generali ci provavano in Vietnam, molti giovani americani si ribellarono e a Berkeley, spesso con le canzoni di Dylan sulle labbra, urlarono in coro il loro sdegno, come avrebbe poi fatto Muhammad Alì davanti alle telecamere, pagando a caro prezzo le sue scelte. Ma questo magnifico libro, che si conclude con uno studio di caso su Fabrizio De André (schedato dal nostro Antiterrorismo come “simpatizzante delle BR”), permette di approfondire in particolare il proscenio musicale. Tra i leaders carismatici di quella generazione, sul fronte opposto rispetto al più meschino informatore di Nixon, tal Elvis Presley, troviamo cantanti come Phil Ochs, Joan Baez, Grace Slick e molti altri “attenzionati” dall'FBI. Lo storico Mimmo Franzinelli, forse il miglior esperto italiano di fascismo, grazie ai documenti desecretati, può ricostruire a fondo molte di queste storie. Prendete Lenny Bruce. Distrutto dalle persecuzioni di Hoover, morì nell'agosto 1966 per overdose di morfina; Zappa fu sempre convinto che la colpa, alla fin fine, fosse del Bureau. Il pacifista Phil Ochs, perseguitato anche attraverso chiamate mute al telefono di casa e pedinamenti palesi, già in difficoltà nel canto dopo il '73 per un assalto subito da ignoti rapinatori in Tanzania (avevano cercato di strangolarlo), cadde in una sindrome dissociativa e finì per impiccarsi, nell'aprile 1976, due anni dopo il grande concerto che aveva organizzato al Madison Square Garden per ricordare il martirio di Allende. Joan Baez, che rifiutava di pagare la percentuale di imposte destinata agli armamenti, finì sotto processo più e più volte. Grace Slick, davvero una volunteer per dirla con i suoi, sospettata di fiancheggiare gli estremisti di sinistra, fu stretta nella morsa delle indagini federali e tallonata di continuo per anni. A Jimi Hendrix, il “noto intrattenitore negro” (così recitavano i documenti) vicino alle Black Panthers, e a Janis Joplin, tratta in arresto dopo un concerto per accuse rivolte ai poliziotti e multata per turpiloquio al commissariato, andò leggermente meglio, ma possiamo dire che mai come in quegli anni l'esistenza di un Sistema dietro alle parvenze della democrazia si dimostrò l'opposto d'una fantasia da complottisti, o della favola dei dietrologi: prese forma, si fece intollerabilmente oppressivo per ogni manifestazione di critica, tentò con tutte le energie di anestetizzare la protesta anche seguendo la pista paranoica dei messaggi subliminali dove chiaramente non ve n'erano. La guerra poi si concluse, ma la sconfitta della democrazia americana, a leggere le pagine di Franzinelli, oggi più che mai sembra davvero essersi giocata sia in casa, sia in Indocina.

 

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