Proseguendo l'immersione nei mari profondi della musica britannica anni '90, riferendomi sopratutto alle sconosciute e non tanto alle star in prima linea, voglio portare alla vostra attenzione questa piccola gemma incastrata e forse un pò sbiadita che è il Sonny&Sam.

La band che lo licenziò nel 1991 per la Hut sono i Moose. L'EP è un misto di shoegaze/pop-rock che ricorda in lontananza Ride e Verve. In seguito poi prenderanno comunque una loro personale strada musicalmente parlando spaziando verso un pop gelido molto più personale, distinguendosi totalmente dagli altri gruppi.
La particolarità dei Moose però , anche in questo EP è creare un suono abbastanza freddo ma penetrante, una voce , quella di Russell Yates , baritonale talmente da sembrare gelida; a volte riesci a sentirla, a volte no. L'EP si costruisce per lo più su reverberi della chitarra e i Moose giocano molto con l'audio sbattendo letteralmente il suono da una parte all'altra quasi volendo prendere in giro la stereofonia.

Giocano, inoltre, con i nomi a partire dal titolo continuando poi nella tracklist dove vi sono presenti l'eterea "Jack", velocissima, con un tappeto rumoroso di chitarre che riesce continua a rinviarsi nel suono e fondersi totalmente. "Ballad of Adam & Eve" che ricorda i primi Verve un pò meno allucinati forse e "Suzanne" che con l'incedere acquoso della chitarra che viene poi lettarlmente grattuggiata, la batteria incalzante e la voce alienante di Yates crea un gioco quasi grottesco che può quasi stonare.

Nell'EP però ci sono due canzoni che forse sono quelle che rendono giustizia e alzano il livello dell'EP (che è un pò ripetitivo e piatto alla fine) mi riferisco a "Do you remember?" e a "This River Will Never Run Dry" , la prima (quì capirete dove gli starsailor hanno preso il riff di Silence is easy) è uno strumentale di 8 minuti , con una straordinaria batteria che mantiene il ritmo e dove l'atmosfera si fa sognante, distorta richiamando al meglio il concetto di ricordo , il ritmo incalza diventa quasi rumore bianco e poi in chiusura la canzone riprende il riff iniziale rallentando sempre di più fino a spegnersi del tutto. La seconda è una canzone lenta e abbastanza oscura, molto triste , la batteria è leggermente jazzata, suonata divinamente. La canzone però, non è la classica canzone dei Moose, Infatti questa si distacca un pò dall'atmosfera dell'EP evitando i tappeti sonori oppressivi e compatti e votando a favore di una musica più melodica, cominciando dalla chitarra delay e i pezzi di chitarra acustica quasi country e la voce che risulta più tesa alla melodia che alla baritonia gelida. Il video che l'accompagna poi è tutto da vedere. Molto impressionante a dirla tutta, ma ne vale la pena. Non aggiungo altro dovete solo guardare sono curioso dei vostri commenti. (potete guardarlo cliccando quì).

I Moose , nessuno li ricorderà, e tutt'oggi poche persone conoscono la loro esistenza, ne sono consapevole, però hanno influenzato qualche furbacchione che ha poi fondato in seguito una band, i loro echi non sono così deboli e si fanno sentire. Se mai riuscirete a trovare quest'EP, qualche altro loro album o qualche canzone, provate e non ve ne pentirete. Sulla rete è difficilissimo trovarli e in negozio pure. Potete solamente affidarvi ai vari negozi on line.

Se volete ascoltare qualcosa e saperne di più lascio qualche link dato che non hanno un sito ufficiale:

Il sito dedicato alla band creato da un fan (clicca quì)
La loro pagina myspace (clicca quì)

Carico i commenti...  con calma