Primo album dei norvegesi che si rifà a timbriche blues e tributa qualche passaggio al grunge di quei tempi. Difficile definire il genere vicino allo stoner rock. Non facile al primo ascolto e nemmeno al secondo. Il suono esce grezzo e la voce stridula e acida del cantante a volte si sposa male con il resto del gruppo. Tutto sommato si ascolta volentieri, in particolare il pezzo numero 3 Hogwash e la pop-punk Frances. I testi sono essenziali e non hanno un significato preciso. Per me è il primo album dei Motorpsycho ed ho voglia di approfondire.
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