Continua il mio viaggio all'incontrario nel mondo dei Motorpsycho dei quali fino a pochi giorni fa non avevo ascoltato nulla ma proprio NULLA!

Sono partito da "The Crucible" (2019), gran Bignami della stagione Prog 1973-74 (King Crimson, ELP e Yes su tutti) e adesso mi accingo a parlare di "The Tower".

I Motorpsycho sono una motonave che imbarca dei prezzolati profanatori di tombe e gira il mondo à la Indiana Jones.

In questo viaggio si impossessano di manufatti provenienti da diverse e gloriose dinastie musicali che hanno raggiunto il loro apice nel periodo successivo al Bacherozziano e che sono state poi travolte delle grandi invasioni del Punkiano Maximo.

Nella loro stiva c'è posto per reperti rinvenienti alla Tarda Psichedelia Inglese come nel pezzo "Intrepid Explorer".

C'è il cassone West Coast di rito CSN col pezzo "Maypole" e con "Stardust" che è addirittura una sorta di clone di Helplessy Hoping.

La sterminata "A Pacific Sonata" sembra provenire dalla tribù nativa dei Grateful Dead.

Nella sezione OOPArts si può trovare il telo cerato di Elp e compagnia bella con "The Tower", mentre reperti metallici in stile Hard Prog Crimsoniano (con evidenti riflessi Sabbathiani) risplendono sinistramente con "Bartok The Universe", "In Every Dream Home..." e "The Cuckoo".

C’è posto pure per le cavalcature alla Steppenwolf in "A.S.F.E." dove all'attacco si permettono di riesumare il riff di "Paranoid".

Ultima tomba profanata quella "Yesclassic" con "Ship of Fools" dove si dimostra chiaramente che la provenienza della "Cultura degli Yes" è lo spazio interstellare.

Certo i miei sono pareri prettamente personali, dettati dalla mia parziale conoscenza ed esperienza musicale. Non valgono una beata minchia.

...I Motorpsycho invece sembrano muoversi a loro agio in ogni situazione come dei MacGyver della musica. Non c'è niente del passato che non possa essere estrapolato, riassemblato ed utilizzato per il fine di creare dei pezzi coerenti ed efficaci anche quando l’ispirazione straborda e sbrodola da tutte le parti.

Alla fine mi fanno venire in mente questa frase inquietante: "Noi siamo i Motorpsycho. Le vostre peculiarità musicali e culturali saranno assimilate. La resistenza è inutile."

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