Cosa stavate facendo tra le 9.30 e le 10.30 di sera del primo Agosto dell'anno 1993? Per quanto mi riguarda non ho precisi ricordi a tal proposito.
I Mudhoney, in questo breve lasso di tempo, si trovavano in uno studio di registrazione di Ballard, quartiere di Seattle, per mettere su nastro cinque delle sette canzoni contenute in questo EP. Immagino le sonore risate, il caos creato da questi quattro zozzoni nell'incidere i brani; fiumi di alcool (e temo non solo) a rendere più frizzante e vivace il tutto. Come viene viene, senza possibilità di porre rimedio a sicuri errori.
Questo mini dal tragicomico e chilometrico titolo, per non parlare della copertina, non è ben visto da sedicenti critici musicali; anzi ad essere precisi è il lavoro dei Mudhoney meno apprezzato. Ma non dal qui presente recensore. E' un disco, come quasi tutti quelli pubblicati nella fantasmagorica carriera dei terribili teppisti del Nord Ovest americano, che contiene molti degli elementi caratteristici del loro grezzo suono.
Approccio vocale roco e sgraziato di Mark, impegnato negli abituali urli al vetriolo; chitarre distorte che trasudano lerciume e sporcizia sonora. Con la sezione ritmica dei "boscaioli" Dan e Matt a triturare il tutto.
Quindi l'ennesimo disco dei Mudhoney che spacca e che ti sega in due...e per forza visto quanto scritto appena sopra!!
Il Garage-Noise impetuoso di "No Song lll" con un finale fuzz-fuzz acidissimo delle due sei corde; il Country-Psychobilly semi acustico della successiva "Between Me & You Kid" disarmante nella sua controllata semplicità. La cruda ed allucinante, quasi cinque minuti in crescendo, di "Make It Now Again" che è il rifacimento della celeberrima "Make It Now" contenuta nel disco precedente: da leggenda il passaggio a metà brano dove un basso liquefatto per qualche attimo prende il sopravvento, prima di un finale al cardiopalma con le chitarre che tornano a dettar legge, dominando la scena.
Chiude la breve "Underide"; siamo dalle parti dei Cramps più oscuri e tenebrosi: Garage-Blues-Psichedelico da leccarsi, almeno nel mio caso, barba e baffi.
Cinque stelle; null'altro da aggiungere.
Ad Maiora.
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