Città vuota...

Irreale realtà...

Sono sceso presto a Domodossola per il solito caffè del lunedì mattina. Niente lavoro oggi...domani forse si riprende, ma non ne sono così sicuro.

Siamo in zona rossa, da ieri mattina. Diventata poi arancione, ma cambia poco.

Strade vuote...

Bar disertati dalla popolazione; poca voglia di parlare, poca voglia di leggere i quotidiani. Voglia di rientrare al più presto a casa, sulle prime alture del capoluogo ossolano.

Durante il breve tragitto, ascoltando Bob Dylan degli esordi, mi vengono in mente i Napalm Death. Come sempre quando sono depresso, quando le mie ansie mi piombano alle spalle, la musica violenta, il Metal più becero ed incontrollato mi è di aiuto.

Posteggio, affronto di corsa la breve mulattiera ed eccomi arrivato. Le mie donne sono uscite; meglio così perchè potrò alzare lo stereo a tutta, devastando padiglioni auricolari già compromessi, facendo tremare muri e finestre.

La ricerca è breve; vado a colpo sicuro, so già dove punterà la mano.

Apro la confezione, prendo tremante il CD; lo inserisco nel lettore...non mi resta che premere il tasto Play ed attendere pochi istanti. Poi inizierò a stare meglio, almeno per i prossimi undici minuti scarsi.

Nazi Punks Fuck Off cover dei Kennedy Morti mi attende al varco...suoni all'inizio sadici e lenti. Ma l'esplosione avviene in pochi secondi. Caos totale, Grindcore-Hardcore che riempie la mia angusta tana. Il growl pestilenziale di Mark, le urla psicotiche di Mitch, le chitarre da serial killler, la solita triturante batteria di Danny. Poco più di un minuto e mi sento a mio agio in questo putridume uditivo. E' la volta di Aryanisms altro brano letale, suonato a velocità inaudita. Sono i riff "flamencati" di Jesse Pintado (R.I.P.) a dominare la scena. Terrificante Death Metal; rallentamenti e ripartenze cronometriche. Tutto sotto controllo, tutto fatto apposta per rilassarmi...e così avviene.

Ancora Nazi Punks Fuck Off, questa volta live. Registrazione a dir poco amatoriale; si capisce nulla o quasi. Non si distinguono gli strumenti. La batteria copre tutto; oscure colate laviche. Cacofonia all'ennesima potenza; un toccasana per la mia psiche malridotta.

Siamo già alla fine; siamo all'ultimo atto dell'EP. E qui i Napalm si cimentano con l'elettronica, l'Industrial. Un remix caustico di Contemptuous; credo sia opera del bassista Shane Embury questa inusitata versione. Scheletrici Godflesh che vanno a collidere con il grigiore ed il rigore Dub degli Scorn...così va bene...sto meglio, molto meglio.

Spengo il mio fedele impianto...guardo fuori dalla finestra ed incontro con lo sguardo le bianche cime delle montagne...Passerà tutto molto presto mie adorate vette. Avrò ancora tempo per percorrervi, per ammirarvi da vicino...per ritrovarmi...

"Passerà come acqua lungo il fiume
come passa questo vento
come passi soli nel tempo"

Diabolos Rising 666

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