Cover di Per quando noi non ci saremo

Per quando noi non ci saremo
Album - senza data - Debaser id 237897

di Nomadi

Come potete giudicar,
come potete condannar,
chi vi credete che noi siam,
per i capelli che portiam...

Facciam cos� perch� crediam
in ogni cosa che facciam
e se vi fermaste un po' a guardar
con noi parlar, v'accorgereste certo che
non abbiamo fatto male mai.

Quando per strada noi passiam
voi vi voltate per guardar
ci vuole poco a immaginar
quello che state per pensar
ridete pure se vi par
ma non dovreste giudicar

E se questo modo di pensar a voi non va
cercate almeno di capir
che non facciamo male mai.

Come potete giudicar
come potete condannar.
Chi vi credete che noi siam
per i capelli che portiam

Facciam cos� perch� crediam
che nessun male si possa far
E se vi fermaste un po' a guardar
con noi parlar
v'accorgereste certo che
non abbiamo fatto male mai.
Il tuo voto:
Vedremo soltanto una sfera di fuoco
Più grande del sole, più vasta del mondo
Nemmeno un grido risuonerà…
E catene di monti coperte di neve
Saranno confine a foreste di abeti
Mai mano d'uomo le toccherà
E solo il silenzio come un sudario si stenderà
Fra il cielo e la terra per mille secoli almeno
Ma noi non ci saremo, noi non ci saremo..
E il vento d'estate che viene dal mare
Intonerà un canto fra mille rovine
Fra le macerie delle città
Fra case e palazzi, che lento il tempo sgretolerà
Fra macchine e strade risorgerà il mondo nuovo,
Ma noi non ci saremo, noi non ci saremo…
E dai boschi e dal mare ritorna la vita
E ancora la terra sarà popolata
Fra notti e giorni il sole farà le mille stagioni
E ancora il mondo percorrerà
Gli spazi di sempre
Per mille secoli almeno,
Ma noi non ci saremo, non ci saremo...
Il tuo voto:
Ho visto
La gente della mia età andare via
Lungo le strade che non portano mai a niente
Cercare il sogno che conduce alla pazzia
Nella ricerca di qualcosa che non trovano nel mondo che hanno già
Lungo le notti che dal vino son bagnate
Dentro le stanze da pastiglie trasformate
Lungo le nuvole di fumo, nel mondo fatto di città,
Essere contro od ingoiare la nostra stanca civiltà
E un Dio che è morto
Ai bordi delle strade Dio è morto
Nelle auto prese a rate Dio è morto
Nei miti dell'estate Dio è morto.
Mi han detto che questa mia generazione ormai non crede
In ciò che spesso han mascherato con la fede
Nei miti eterni della patria o dell'eroe
Perché è venuto il momento di negare tutto ciò che è falsità
Le fedi fatte di abitudini e paura
Una politica che è solo far carriera
Il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto
L'ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto
E un Dio che è morto
Nei campi di sterminio Dio è morto
Coi miti della razza Dio è morto
Con gli odi di partito Dio è morto.
Ma penso
Che questa mia generazione è preparata
A un mondo nuovo e a una speranza appena nata
Ad un futuro che ha già in mano, a una rivolta senza armi
Perché noi tutti ormai sappiamo che se Dio muore è per tre giorni
E poi risorge
In ciò che noi crediamo Dio è risorto
In ciò che noi vogliamo Dio è risorto
Nel mondo che faremo
Dio è risorto,
Dio è risorto
Il tuo voto:
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Tu e Per quando noi non ci saremo
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