In questi giorni spinto da una delle tante proposte di @ALFAMA ho ripreso una mia vecchia, come dire, "conoscenza".
#buzz
Boduf Songs - Lion Devours The Sun (Kranky, October 30, 2006)
Ho rispolverato dai miei vecchi ascolti questo dischetto uscito su Kranky Records nel 2006. Boduf Songs è il progetto di Mat Sweet, cantautore e musicista particolarmente sensibile e da anni uno degli artisti più interessanti per quello che riguarda un certo folk improntato a un minimalismo compositivo e che si disimpegna in lunghe costruzioni anche monotematiche di arpeggi di chitarra accompagnate da veri e propri sussurri e accenni di sperimentalismo che possono ricordare lo stile compositivo di Matt Elliott e la esperienza come Third Eye Foundation. Forse lo stile di Mat è più rustico e meno neo-classico, più vicino a certe forme semplificate di primitivismo invece che derivate da una tradizione da chansonnier elettroacustico. "Lion Devours The Sun" usciva come detto nel 2006 e si può considerare un disco nello stile classico dell'artista di Southampton con canzoni che possono ricordare un certo cantautorato nello stile di Elliott Smith oppure anche dello stesso Conor Oberst costruite su arpeggi minimali e arrangiamenti che poi si allargano a esperienze rumoriste sperimentali che si manifestano sottoforma di lunghe sessioni introduttive oppure in code noise e dove una certa oscurità che permea la scrittura di questo autore si deframmenta in mille pezzi e viene annichilita dal ritorno prepotente della tipica luce alla fine del tunnel. Tanto sofisticato e elegante quanto essenziale e questo è un grande merito.
#matsweet #folk #bodufsongs
boduf songs lion devours the sun
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Boduf Songs - Lion Devours The Sun (Kranky, October 30, 2006)
Ho rispolverato dai miei vecchi ascolti questo dischetto uscito su Kranky Records nel 2006. Boduf Songs è il progetto di Mat Sweet, cantautore e musicista particolarmente sensibile e da anni uno degli artisti più interessanti per quello che riguarda un certo folk improntato a un minimalismo compositivo e che si disimpegna in lunghe costruzioni anche monotematiche di arpeggi di chitarra accompagnate da veri e propri sussurri e accenni di sperimentalismo che possono ricordare lo stile compositivo di Matt Elliott e la esperienza come Third Eye Foundation. Forse lo stile di Mat è più rustico e meno neo-classico, più vicino a certe forme semplificate di primitivismo invece che derivate da una tradizione da chansonnier elettroacustico. "Lion Devours The Sun" usciva come detto nel 2006 e si può considerare un disco nello stile classico dell'artista di Southampton con canzoni che possono ricordare un certo cantautorato nello stile di Elliott Smith oppure anche dello stesso Conor Oberst costruite su arpeggi minimali e arrangiamenti che poi si allargano a esperienze rumoriste sperimentali che si manifestano sottoforma di lunghe sessioni introduttive oppure in code noise e dove una certa oscurità che permea la scrittura di questo autore si deframmenta in mille pezzi e viene annichilita dal ritorno prepotente della tipica luce alla fine del tunnel. Tanto sofisticato e elegante quanto essenziale e questo è un grande merito.
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