Skip James - I'm So Glad (1931)
@hellraiser
"...Tornando a Skip, un giorno decise di partecipare ad un concorso per musicisti. Cantando le parole “I’d rather be a devil than to be that woman’s man” vinse un contratto con la Paramount Records e un biglietto del treno per raggiungere gli studios a Grafton. La sala registrazioni consisteva nella soffitta di una fabbrica di sedie. Fu in quel posto che sviluppò una tecnica assolutamente innovativa chiamata “three-finger-picking”, cioè suonava la chitarra pizzicando le corde con tre dita. Usava melodie in re minore aperto e il giro re-la-re-fa-la-re che dava un tono desolato e buio alle sue composizioni che contrastava con il suo falsetto toccante ma anche a tratti inquietante. Era capace di mescolare blues e spiritual e di realizzare cover di cui cambiava testo e parole per renderle sue, per personalizzarle al massimo grazie ai suoi virtuosismi e ai suoi lamenti, come ad esempio “I’m so glad” che in origine era “I’m so tired” di Art Sizemore e George A. Little. In quella notte del Febbraio 1931 ci fu una sessione che divenne leggenda. Furono registrati più di 10 pezzi tra cui “Devil got my woman”, “Cherry ball blues” e “22-20 blues” (e quest’ultima sarà ripresa da Robert Johnson). Le canzoni furono realizzate voce e chitarra o voce e piano, strumenti che egli suonava ugualmente bene in modo unico, straordinario e innovativo. Quella sessione fu retribuita con soli 40$ ma lui tornò a casa felice come un re che avesse conquistato il mondo."
@hellraiser
"...Tornando a Skip, un giorno decise di partecipare ad un concorso per musicisti. Cantando le parole “I’d rather be a devil than to be that woman’s man” vinse un contratto con la Paramount Records e un biglietto del treno per raggiungere gli studios a Grafton. La sala registrazioni consisteva nella soffitta di una fabbrica di sedie. Fu in quel posto che sviluppò una tecnica assolutamente innovativa chiamata “three-finger-picking”, cioè suonava la chitarra pizzicando le corde con tre dita. Usava melodie in re minore aperto e il giro re-la-re-fa-la-re che dava un tono desolato e buio alle sue composizioni che contrastava con il suo falsetto toccante ma anche a tratti inquietante. Era capace di mescolare blues e spiritual e di realizzare cover di cui cambiava testo e parole per renderle sue, per personalizzarle al massimo grazie ai suoi virtuosismi e ai suoi lamenti, come ad esempio “I’m so glad” che in origine era “I’m so tired” di Art Sizemore e George A. Little. In quella notte del Febbraio 1931 ci fu una sessione che divenne leggenda. Furono registrati più di 10 pezzi tra cui “Devil got my woman”, “Cherry ball blues” e “22-20 blues” (e quest’ultima sarà ripresa da Robert Johnson). Le canzoni furono realizzate voce e chitarra o voce e piano, strumenti che egli suonava ugualmente bene in modo unico, straordinario e innovativo. Quella sessione fu retribuita con soli 40$ ma lui tornò a casa felice come un re che avesse conquistato il mondo."
Carico i commenti... con calma