L'esordio letterario di Piergiuseppe Poleggi vede la luce per caso durante l'ascolto dei concerti brandeburghesi di Johann Sebastian Bach.si tratta di un giallo, genere mai praticato dall'autore, che non è neanche un grosso fan.
Il protagonista è un commissario di una sezione minore della polizia di Brandeburgo, Mario Kürtz. Nella sua noiosa routine quotidiana e proprio mentre si concede un momento di relax andando ad un concerto dell'orchestra da camera Berlinese, si trova davanti ad un delitto apparentemente inspiegabile. Il primo violino dell'orchestra viene trovato morto pugnalato al di fuori del Duomo di Brandeburgo dove doveva svolgersi il concerto. Molti sono i sospettati ma alla fine di una scrematura scrupolosa rimangono solo i componenti dell'orchestra ed il loro direttore. Il commissario, che non sa bene come comportarsi, porta tutti in centrale ed inizia un lungo interrogatorio collettivo. Il libro si dipana poi su domande, tranelli, trucchi sottobanco e intense ricerche sul passato degli indagati. Questa è la parte più affascinante del libro in cui si svelano i caratteri, le storie personali, i sentimenti contrastanti, le cose nascoste di molti dei protagonisti. Per non spoilerare troppo, diciamo che non vogliamo privarvi del piacere di addentrarsi in questo dedalo di avvenimenti che si svolgono in un'intera notte di indagini, fino all'individuazione dell'assassino la mattina dopo. Il libro è stato presentato tre volte al pubblico con una numerosa presenza di appassionati. E molti sono stati i riscontri positivi e la richiesta di un altro episodio delle storie del commissario Kürtz. Non è detto che non ci sia un seguito.
Ugo Baldi
Il Messaggero
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