Ultimo disco ad essere registrato in un luogo esotico, questa volta il Giappone dopo le Antille e le Hawaii, questo disco si presenta come l'adesione dei Pooh ad un pop-rock tipicamente anni '80 di livello medio-basso. Il singolo di lancio, "Se nasco un'altra volta", non ottiene il successo sperato, segno inequivocabile del ribasso del gruppo, mentre lo ottiene "Se c'è un posto nel tuo cuore", primo brano nella storia dei Pooh ad essere cantato interamente da Stefano D'Orazio, e utilizzato come sigla del "Processo del Lunedì". Altri brani che hanno resistito all'usura del tempo sono "Gli anni più importanti della nostra vita", "Ragazza occidentale", canzone con echi di Michael Jackson, e la title-track, unico riferimento in realtà all'Asia, essendo per il resto un disco "all'italiana". Come per i precedenti, si afferma sempre di più il predominio vocale di Roby Facchinetti, che scemerà nel decennio successivo.
Prodotto comunque al ribasso, senza lode certamente e con qualche infamia.
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