Album conosciuto a livello internazionale per la title-track, vincitrice del Festival di Sanremo 1990, riesce a rappresentare in maniera più chiara possibile il lato pop sinfonico/melodico dei Pooh, gruppo che, a livello di stile e generi, si è anche avvicinato a gruppi rock come Pink Floyd e Genesis per intenderci (Parsifal, Dove comincia il sole, Un po' del nostro tempo migliore...). E così il tema della solitudine rinfresca l'aria stagnante che al Festival di Sanremo regnava da anni a forza di canzoni d'amore (chiunque avesse provato a rinnovare non era stato visto di buon occhio). Musica toccante, testo profondo, insomma brano molto interessante. Piacevole anche "Napoli per Noi", o le vagamente struggenti "La luna ha vent'anni" e "Giulia si sposa" mentre non così interessanti ho trovato Donne Italiane e Davanti al mare, due canzoni pop carine, ma onestamente sottotono per il Pooh-style. Menzione di merito per il Dodi Battaglia di "L'altra donna", oltre che un gran chitarrista, anche una grande voce! Roby rimane sacro, naturalmente.

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