...notte insonne...
l'ennesima, una delle tante di questi ultimi mesi; per fortuna che c'è la Musica del mio cugggino Les. Al quale (riferito al cugggino) chiedo immediatamente scusa per non aver ancora parlato della sua ultima perla discografica, ad ormai molte settimane dalla pubblicazione.
Ed era dal 2017 che non si udivano canzoncelle nuove dei Primus; cinque anni senza il formidabbbile trio sono davvero tanti, troppi.
Tre soli brani, per una ventina di minuti di "SballoPsichedelico"; registrati ritengo nel personale studio di Les, ubicato nella sua campagnola abitazione in quel di El Sobrante (che fantasmagorico nome "Claypooliano"!!!) California; accompagnato nelle sue baldanzose movenze dai sinceri e sicuri compari Larry e Tim, rispettivamente alla sei corde e alla batteria.
Nulla di nuovo nell'ascolto, e ci mancherebbe. L'abituale condensato sonoro che ingloba e fagogita ogni, o quasi, genere musicale. Dal Pop al Rock, passando per il Progressive e la Psichedelia. Spruzzate robuste di Funk e Metallo sugellano e consolidano un suono che ha fatto scuola ed è già storia e leggenda da consegnare alle futuribili posteriorità...pardon posterità.
L'incandescenza uditiva dell'opener "Conspiranoia" apre l'EP. Undici e passa minuti del brano più lungo mai registrato dai tre. Ci si immerge completamente negli anni settanta ascoltando il lucido scorrere del brano, con quel basso così pulsante ed immediato che detta legge, andando a creare un modus operandi ancora unico e mai eguagliato da nessuno altro. La voce stridula, da presa per il culo di Les si scaglia come d'abitudine contro società moderna e soprattutto America. Rallentamenti mistici, sciamanici; ripartenze dinamiche, precise e ficcanti. Nonostante la ciclopica lunghezza tutto scorre a meraviglia (sono come sempre dannatamente di parte si sa!!!); una sorta di sogno narcotico invade la scena, grazie anche ad un breve assolo di Larry che mi ricorda i Pink Floyd di Animals. Metriche sghembe; tempi di batteria spesso e volentieri in controtempo: del resto Tim è un fenomeno da questo punto di vista. Sul finire del brano irrompe un suono di tastiere esile ma quantomai appropriato.
Minuti che placano la mia insonnia...che mi rilassano...che mi dicono che degli altri due brani non voglio dir nulla...
...perchè ora ho sonno...
Grazie Les, per la milionesima volta...
Ad Maiora.
Carico i commenti... con calma