Nel 2004, dopo il buon successo di "Miodio", esce questo bel dischetto dei P+, formati da Gian Maria Accusani alla chitarra, Imelio al basso, Poles alla voce e Parigi alla batteria.
La novità, rispetto al precedente lavoro, è che qui il vecchio (non anagraficamente, ma in senso affettivo) leader Accusani ha voluto dare un'impronta più "elettronica" all'album, creando le parti di batteria al computer, e successivamente facendoci risuonare sopra il batterista Paolo Parigi (già presente nel primo disco dei P+, "Testa plastica").
Il risultato è un effetto ovattato, straniante, molto alla Jesus and Mary Chain, ma più potente.
Come qualità, il disco potrebbe anche andare bene, se non fosse per ben tre filler che disturbano l'ascolto: il riarrangiamento di "Stonata", presente nell'album "3", la traccia sperimentale "Fai da te", a dire del gruppo una canzone che può essere montata a casa da qualsiasi ascoltatore con un po' di dimestichezza con i programmi di musica al PC e una seconda versione di "Sono un'immondizia".
Gli episodi da segnalare positivamente, invece, sono senz'altro la scatenata "Occhi a spillo", la malefica "Sono un'immondizia" e il singolo depressivo "Luca". "Più niente", invece, è la classica ballad che GM inserisce in quasi ogni disco e che è abbastanza orecchiabile.
Dopo questo album, il leader scioglierà il gruppo per dedicarsi alla sua nuova creazione, i "Sick tamburo", dove incrementerà la sua attenzione per l'elettronica. Ma questa, come si dice, è un'altra storia...
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