("FIn quando il sole brillerà nel cielo e il deserto sarà coperto di sabbia, continueremo a provarci, a superare quella linea sottile, fino alla fine del tempo")

Il 25 febbraio 1991 il mondo della musica fu squarciato da un rullo di tanburi.

E' quello che apre il disco e la canzone che dà il titolo all'album.

E' l'inizio di uno dei miti assoluti della musica rock. delle grandi icone rock della storia. Ma andiamo con ordine.

Il 1991 è un anno di svolta. GLi anni '90 sono nati tra la percezione genrale di grandi cambiamenti in atto. La caduta del muro di Berlino, il crollo degli imperi socialisti, la vittoria ( solo temporanea) degli Stati Uniti quali unica grande potenza mondiale. Una bomba si innesca pronta ad esplodere nel decennio successivo.

Gli anni '80 avevano lasciato il vuoto. Un decennio di transizione che aveva demolito il vecchio mondo. Anche musicale.

Un mondo nuovo stava per cominciare. E la coscienza collettiva ne era consapevole.

La musica non poteva sottrarsi a questa enorme fase rivoluzionaria. Gli anni '80 avevavo portano nella musica rock tutte le contraddizioni di un decennio confuso, dove persino le grandi icone del rock and roll, Mick Jagger e Paul McCartney in primis, erano diventati commerciali e innocui cantanti dai toni pop.

Inutlie dire che i Queen avevano assorbito come spugne i cambiamenti in atto. Da gruppo di punta del glam- rock, con gli '80 si erano via via spostati su piani di maggior successo. La band di culto ne era uscita trasformata, scatenando la rabbia di alcuni fan della prima orache si sentirono traditi, e il leader ne era la prova lampante. A cominciare dal look. L'icona gay aveva ora l'aspetto macho che tanto andava di moda nella Londra degli eighties. Baffo lungo, capelli corti, canotta, bicipiti in vista.

Ma dietro la maschera del macho. la fragilità dell'uomo e dell'artista rimanevano intatte, Il leader dei queen si era trasferito a New York, la capitale dell'impero ormai vincente, e qui, finita la sua relazione storica con la compagna MARY Quant, si era dedicATO a un'attività frenetica da viveur. Festini a base di cocaina, orge con uomini e donne.

New York portò Mercury alla perdizione, e il prezzo da pagare fu atissimo.

Nell' 87, dopo i concerti di Wembley, MRercury accusa i primi problemi di salute, e scopre la sua sieropositivà. Per il cantante è un colpo durissimo.

Inizialmente decide di tenere nascostA la cosa a tutti, gruppo compreso, eccetto pochi intimi (il soprano catalano Monserrat Cabballè fu una dei primi ad esserne informata) Si dedica a progetti solisti e si ritrova in studio per promuovere l'albulm "The Miracle", che rappresenta un grande successo commerciale.

ma qualcosa scricchiola, il cantante diventa sfuggente, smette di esibirsi dal vivo, si chiude in un silenzio ostinato. Le voci si rincorrono. Nel marzo 1989 la band si ritrova per cominciare le prove del nuovo disco.Nello stesso periodo la sieropositività di freddie si trasforma in Aids conclamato, SOlo a novembre Mercury rivelerà agli altri membri della band le sue reali condizioni di salute.

Gli anni '80 si chiudono così. mentre il vecchio mondo crolla, gli equilibri si spostano, nazioni intere vengono smembrate e vivono l'inizio di una rivoluzione, anche il mondo dei queen viene stravolto. Il mondo esterno si dissolve. Il mondo interiore di Mercury vive la sua personale caduta dell'impero, l'inizio della dissoluzione.

Cambia vita. Chiude con le droghe, Chiude con il sesso. Smette persino di fumare quando viene informato che ogni sigaretta può accelerarne la fine.

Si ritira a vita privata, i circonda solo dei suoi gatti, dEi compagni di una vita e dalla sempre fedele Mary Quant, il vero "Love of my Life" dell' artista, colei a cui lascerà tutto in eredità.

Ormai consapevole ei essere "condannato a morte" Mercury scrive forsennatamente i nuovi pezzzi.

Il gruppo si ritira a Montreaux, in Svizzera, nella pace assoluta del lago di Ginevra e inizia a registrare. Quello che ne viene fuori è l'album più intenso di tutta la discografia della Regina.

Mercury si toglie la maschera. L'autencitità delle cose che scrive raggiunge vette mai sfiorate in precedenza. Gli anni '90 cominciano anche nel mondo dei Queen, portando in esso la loro rivoluzione. Musicalmente i pezzi mantengono l'intensità dei dischi precedenti, ma con durezza e grazia inedite.

L'album si apre con Innuendo, uno dei capolavori della storia del rock. La canzone che portò il flamenco, un assolo di flamenco, nell'olimpo dei migliori di sempre.

Il video che viene trratto dall'album è un grido di rara potenza espressiva. Una vera e propria scossa sismica

. Mecury distrugge le barriere dello spazio- tempo e porta la sua voce "Till the end of Time", fino alla fine del tempo.

Ogni membro della band scelsce per il video una rappresentazione grafica di sè che riflettesse lo stile del proprio Artista preferito. John Deacon scelse Picasso, Taylor scelse Jackson Pollock, Brian May si fece raffigurare in stile vittoriano. Mercury scelse il genio Assoluto: Leonardo Da Vinci.

Il testo è un inivto a distruggere le barriere, "arrendetevi a vostro Ego, siate liberi, per voi stessi".

In sei minuti i Queen dispiegano una potenza di fuoco di rara intensità, travolgendo l'ascoltatore davanti a un plotone di esecuzione. Un pezzo micidiale, tra i migliori dell'intera discografia moderna.

Il resto dell'album si mantiene su livelli costanti di qualità. "I'm going Sligtly Mad" riflette lo stato di confuzione mentale e di delirio di un malato terminale, conscio di essere "finalmente impazzito davvero". Anche per questo pezzo viene registrato un video di rara bellezza, in bianco e nero. Qui i segni della malattia si fanno per la prima volta evidenti: il volto smagrito, il corpo magrissimo, il trucco pesante e una parucca lasciano intravedere delle condizioni non ottimali. Le illazioni sulla stampa cominciano a farsi insistenti. Mercury non riesce più a dissimulare ciò che sta accadendo dentro e attorno a lui.

"Headlong" è un nuovo assalto frontale alle orecchie dell'ascoltatore. "All God's people" un ottimo pezzo corale con echi gospel, un inno alla fratellanza.

Il finale dell'album è " The show must go on" pezzo da molti celebrata come il testamento spirituale dell'album, a torto secondo chi scrive.

Il vero testatmento spirituale dell'album è "These Are the Days of Our Lives". Mercury qui chiude in belleza con un nuovo video, nuovamente in bianco e nero.

Ormai scheletrico, senza piu orpelli e parrucche, il viso di Mercury assume una bellezza femminea, da statua greca, che ne rivelà tutta l'intensità.

Il cantante alla fine del video fissa lo schermo, guarda negli occhi l'ascoltatore, e sussurra" I still love you", "io ti amo ancora".

Uno struggentoe messaggio d'amore ai fan di tutto il mondo da parte di un artista a tutto tondo, poliedrico, che 25 anni fa, con quest'album, svelò il lato più profondo della sua anima. Perchè divenisse eterna.

Il vero canto del cigno dell'artista sarà però la canzone "Mother Love" ,un ritorno nel grembo della grande madre, che vedrà la luce solo qualche anno più tardi, nell'album "Made in Heaven"... Ma questa è un'altra storia....

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