No xè caxi: i venessiani xè bravi a far el rock, mejo de quela testa de casso de Liga e quel cojon de Max Pezzente!
Tra un classico "oi n'demo a veder i pinc floi" e un album dei Nanowar of Inox Steel, recentemente ho scovato qualcosa di ancora più esageratamente folle. Sul finire degli anni 90 sbucarono fuori dall'immondizia della laguna i RadioSboro, una cover band leggendaria proveniente del Veneto, poco conosciuta al di fuori della loro regione ma folli come pochi qui in italia!
scoltane / scoltane un po' / semo i Radiosboro / vardane in faccia
e dopo dime se / te femo ridare / almanco un poco (parodia di "Ho perso le parole" Ligabue)
Quest'album è in parte una raccolta di cover eseguite dal gruppo nel 1997 (come riporta il retro della copertina molto, eeh...!) e potete credermi se vi dico che qui c'è oro per le vostre orecchie!
Senza infamia e senza paura, i RadioSboro prendono 'ntel cul tutti i cantanti ed i gruppi italiani più famosi: Ligabue (serte notti), gli 883 (i ani del casin), Bennato (el gato e la volpe), Baglioni (Questa piccola grande sfiga) e così via. Il tutto condito da un linguaggio scurrile e politicamente scorretto con riferimenti continui al sesso (se adesso non me 'a da, Brutta troja), tutto in dialetto Venessiano!
Una chicca del trash made in italy da gustare prelibatamente come un buon piatto di Putana. ENJOY!
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