“Sembri un Elvis venuto dall’inferno”, ma forse parla di se stesso.

 “Mother Juno è un disco audace e potente, sinuoso e velenoso come un crotalo in agguato tra le rocce del deserto.”

Mother Juno, album del 1987 dei Gun Club, segna un cambio di rotta nel loro stile grazie alla produzione di Robin Guthrie. L’opera mantiene l’intensità lirica e musicale, con atmosfere oscure che riflettono la tormentata anima di Jeffrey Lee Pierce. Nonostante alcune critiche iniziali, l’album è oggi riconosciuto come una pietra miliare che fonde punk, blues e un tocco europeo. Pierce offre testi intensi e musiche potenti che raccontano temi di sofferenza, alienazione e autodistruzione, confermando il suo ruolo unico nel panorama rock. Ascolta Mother Juno per scoprire il lato più oscuro e potente del punk blues!

 Già solo per l’inclusione dei Death Poems questo numero di Zothique vale, a mio avviso, l’acquisto.

 Padgett spiega come la sua vita sia stata sostanzialmente cambiata grazie alla lettura di Thomas Ligotti.

Zothique 13 offre un imperdibile speciale dedicato a Thomas Ligotti, con materiale inedito, inclusa la prima traduzione italiana dei suoi Death Poems. La rivista approfondisce le influenze di Lovecraft e Poe su Ligotti, presenta interviste esclusive e saggi critici, valorizzando un autore chiave dell’horror weird contemporaneo. Un numero fondamentale per appassionati e studiosi del genere. Scopri il fascino oscuro di Thomas Ligotti con lo speciale di Zothique 13, disponibile ora su Amazon.

 Poche cose hanno la capacità di rasserenarmi come un albero in frutto.

 Niente vi è di più identitario di un profumo amico, custode di memorie ed emozioni a noi care.

La recensione celebra 'Tangerines' di Zaza Urushadze come un'opera poetica che lega la dolcezza dei mandarini alla resilienza umana durante la guerra in Abcasia. Attraverso immagini sensoriali e simbolismi naturali, il film racconta la capacità di perdono e coesione morale in un contesto di conflitto. Una storia di speranza e memoria, nutrita dal profumo degli agrumi e dalle scelte di un uomo semplice ma coraggioso. Scopri la potenza emotiva di Tangerines: guarda il film e lasciati avvolgere dal suo profumo di pace.

 Quando l'ho ascoltata la prima volta mi sono sentita come se avessi fumato la mia prima canna.

 Suorah non è mai stata come quelle transessuali commerciali a.k.a ANNA TATANGELOWANNABES.

La recensione celebra l'album 'Into Me' di Suorah come un lavoro musicale dance e autentico, ideale per la disco. Vengono evidenziate le tracce 'Not Ur Bxtch', 'Indie Kid' e la preferita 'Wolfgang', quest'ultima con un tono più emo e personale. L'autore mostra grande entusiasmo e apprezzamento per la genuinità e lo stile alternativo di Suorah, definendola unica nel panorama musicale. Ascolta ora 'Into Me' di Suorah e lasciati travolgere dal ritmo e dall'emozione!

 Il mondo è un'attrazione turistica indi per cui potrei sopperire alla mancanza di nicotina con la pornografia. O magari chessò con la musica.

 Sembra quasi un parallelo con la morte, al tuo funerale non ci sarà nessuno a dirti com’è andata, se sei riuscita o riuscito a cogliere un fiore in vita tua.

La recensione di Requiem dei Verdena esplora un album ricco di atmosfere oscure, psichedelia e dolore. L'autore riflette sulla morte come tema centrale e descrive la continua evoluzione stilistica della band. Il disco è un invito all'introspezione, chiuso da una potente carica di autodistruzione e malinconia. Nonostante il tono cupo, emerge una forza vitale e innovativa nel lavoro del gruppo. Scopri il lato oscuro di Verdena con Requiem, ascolta ora l'album!

 "Un mare che - ingrossandosi - arrota gli artigli sugli scogli senza che però venga mostrata la seguente forza distruttrice."

 "Quando una ritmica esasperante, anelante e compatta boccheggia nell’aria satura di sgorbiature shoegaze e rimane impantanata in pozze droniche di grana pesante."

La recensione esplora l'album di Aidan Baker 'The Sea Swells a Bit', evidenziandone una struttura ciclica e crescente che crea un'atmosfera immersiva e inquietante. Le tre variazioni sul tema evocano immagini e sensazioni profondamente simboliche, pur senza raggiungere un climax finale. L'artista si discosta dai suoi precedenti lavori più heavy per un approccio più meditativo e rituale. Nonostante una lieve delusione personale, la musica si presenta come un'evocazione di tensioni e attese sospese. Ascolta 'The Sea Swells a Bit' e lasciati avvolgere dalle sue onde sonore uniche.

 "Un mare che - ingrossandosi - arrota gli artigli sugli scogli senza che però venga mostrata la seguente forza distruttrice."

 "Quando una ritmica esasperante, anelante e compatta boccheggia nell’aria satura di sgorbiature shoegaze e rimane impantanata in pozze droniche di grana pesante."

La recensione esplora l'album di Aidan Baker 'The Sea Swells a Bit', evidenziandone una struttura ciclica e crescente che crea un'atmosfera immersiva e inquietante. Le tre variazioni sul tema evocano immagini e sensazioni profondamente simboliche, pur senza raggiungere un climax finale. L'artista si discosta dai suoi precedenti lavori più heavy per un approccio più meditativo e rituale. Nonostante una lieve delusione personale, la musica si presenta come un'evocazione di tensioni e attese sospese. Ascolta 'The Sea Swells a Bit' e lasciati avvolgere dalle sue onde sonore uniche.

 Bobby Joe Long's Friendship Party sono un disturbo della personalità narcisistica, una band fantasma dalle filastrocche tetre e crude, ripetitive, ipnotizzanti.

 Il buio è la mia culla, il dress code del pervertito: in una Roma Est avvolta perenne dal fitto mistero, dove il fatto non fa cronaca, io indosso un mantello nero.

La recensione esplora l'album "AOH!" di Bobby Joe Long's Friendship Party, un progetto musicale sintetico e oscuro proveniente dalla periferia romana. La musica è descritta come un mix ipnotico di synthpop, darkwave e influenze cyberpunk, abitata da atmosfere inquietanti legate al disagio esistenziale e a riferimenti al true crime. La band è vista come un fenomeno alienato e provocatorio, che racconta una Roma Est desolata e senza futuro, ma con uno stile unico e coinvolgente. Il disco si distingue per la sua forte componente narrativa e sonora, capace di catturare un pubblico underground. Scopri ora il synthpop oscuro e disturbante di Bobby Joe Long's Friendship Party!

 Bobby Joe Long's Friendship Party sono un disturbo della personalità narcisistica, una band fantasma dalle filastrocche tetre e crude, ripetitive, ipnotizzanti.

 Il buio è la mia culla, il dress code del pervertito: in una Roma Est avvolta perenne dal fitto mistero, dove il fatto non fa cronaca, io indosso un mantello nero.

La recensione esplora l'album "AOH!" di Bobby Joe Long's Friendship Party, un progetto musicale sintetico e oscuro proveniente dalla periferia romana. La musica è descritta come un mix ipnotico di synthpop, darkwave e influenze cyberpunk, abitata da atmosfere inquietanti legate al disagio esistenziale e a riferimenti al true crime. La band è vista come un fenomeno alienato e provocatorio, che racconta una Roma Est desolata e senza futuro, ma con uno stile unico e coinvolgente. Il disco si distingue per la sua forte componente narrativa e sonora, capace di catturare un pubblico underground. Scopri ora il synthpop oscuro e disturbante di Bobby Joe Long's Friendship Party!

 Number nine, number nine, number nine...

 Turn me on dead man, Turn me on dead man...

La recensione presenta un testo fortemente criptico e ipnotico, formato da ripetizioni continue di frasi celebri legate al White Album come 'number nine' e 'turn me on dead man'. Non offre un'analisi tradizionale ma riesce a evocare l'atmosfera psichedelica e misteriosa dell'album. Il tono è visionario e suggestivo, ponendo l'accento sul lato più enigmatico dell'opera dei Beatles. Scopri il lato più misterioso e affascinante del White Album con questa recensione unica!

 «Esplicita, ironica, creativa, audace, spudorata, provocatoria, forte, sensuale ma anche delicata, romantica, dolcissima. In definitiva, irrimediabilmente “Femmina”. Chi non vorrebbe essere Annette?»

 «My Mother Never Taught Me How To Cook è sorprendente: uno strano oggetto sincretico a cavallo tra differenti generi, in cui nulla è dove te lo aspetti»

La recensione esplora l'album X-Dreams di Annette Peacock, definendolo un'opera unica nel panorama jazz-rock e fusion che si distingue per il suo approccio femminile, ironico e provocatorio. L'autrice, pur essendo fuori dal suo consueto genere musicale, si innamora della forza espressiva e dell'originalità di questo lavoro. I brani analizzati mostrano una profonda riflessione sulle dinamiche di genere e sulle relazioni, sostenute da una musica sperimentale e coinvolgente. L'album è celebrato come un capolavoro di creatività e personalità. Ascolta X-Dreams e scopri la rivoluzionaria voce di Annette Peacock!

 Mi piacerebbe parlarne, magari in una recensione più dettagliata perché la passione per la bossa nova, i testi leggeri e confortanti, l'acustica... insomma, bisognerebbe parlarne sì.

 Ho capito il perché la linea proraso verde sia la più venduta di sempre... riposta nello scaffale più in alto, con immoto ieratico, dove merita di stare.

La recensione racconta un momento personale in cui l'autore ascolta l'album Fabio Concato del 1984 durante una rasatura tradizionale. La musica, caratterizzata da bossa nova e arrangiamenti sognanti, crea un legame profondo con ricordi d'infanzia e sensazioni tattili legate ai prodotti da barba. Nonostante qualche difficoltà nella preparazione della schiuma, il valore emozionale e la forza evocativa dell'album risultano predominanti. L'autore riflette sul potere sensoriale della musica e dei profumi nella costruzione della memoria. Ascolta Fabio Concato durante i tuoi momenti di relax e riscopri la magia della rasatura tradizionale.

 Morì il giorno di Natale, e probabilmente sorrise. Quel sorriso beffardo, faccia da schiaffi di bellezza aristocratica.

 George Michael è stato un uomo solo. Per scelta, per dolore, per paura. Ammiccava la folla, per poi ricusarla.

La recensione approfondisce la carriera e la vita di George Michael, sottolineandone il carattere introverso e ribelle. Dal successo con gli Wham! alle sfide personali e ai conflitti con l'industria musicale, emergono la sua intensità artistica e il suo impegno sociale. L'album "Twenty Five" viene raccontato come un tassello importante di una carriera brillante e complessa. L'autore ricorda Michael come un uomo solitario, capace di grande introspezione e sincerità artistica. Ascolta "Twenty Five" e riscopri la leggenda di George Michael!

 "Ho bisogno di una chitarra, dottore..."

 "Ecco cos’era Vittorio de Scalzi, oltre all’ottimo musicista... un Uomo che è riuscito a migliorarsi dopo le disgrazie."

La recensione offre un racconto vivido e personale di Vittorio De Scalzi, figura centrale dei New Trolls, intrecciando ricordi d'infanzia, aneddoti musicali e riflessioni sul suo carattere. Emergono le sfide affrontate, tra tragedie familiari e rapporti complessi con i compagni del gruppo, fino al suo riscatto come artista e uomo. Un racconto intimo che valorizza il talento e l’umanità di De Scalzi, al di là della notorietà. Scopri la vita e la musica di Vittorio De Scalzi attraverso questa intensa recensione.

 "Ho bisogno di una chitarra, dottore..."

 "Ecco cos’era Vittorio de Scalzi, oltre all’ottimo musicista... un Uomo che è riuscito a migliorarsi dopo le disgrazie."

La recensione offre un racconto vivido e personale di Vittorio De Scalzi, figura centrale dei New Trolls, intrecciando ricordi d'infanzia, aneddoti musicali e riflessioni sul suo carattere. Emergono le sfide affrontate, tra tragedie familiari e rapporti complessi con i compagni del gruppo, fino al suo riscatto come artista e uomo. Un racconto intimo che valorizza il talento e l’umanità di De Scalzi, al di là della notorietà. Scopri la vita e la musica di Vittorio De Scalzi attraverso questa intensa recensione.

 Amy e gli Sniffers sono l’unica speranza che ha il punk di sopravvivere in questo secolo.

 Una ribollente colata di magma pesante e squadrata come un monolite, che di sicuro non esiste ma nella mia testa è l’unica cosa che rende l’idea.

Il concerto di Amyl And The Sniffers a Cesena ha entusiasmato il recensore con un’ora di punk autentico e travolgente. Amy Taylor si è dimostrata una frontwoman carismatica e autentica, sostenuta da una band in crescita costante. Il live ha ripreso l'attitudine hard e sporca dei Cosmic Psychos, confermando la band come una delle pochissime speranze del punk moderno. Un’esperienza intensa e coinvolgente, tra energia e passione. Scopri l’energia travolgente di Amyl And The Sniffers, non perdere i loro prossimi live!

 Un sunto potrebbe consentire di, finalmente, rivedere le logistiche di massa che normalmente governano le stratificazioni qualitative del trovatorismo.

 Il bianco e nero talvolta addirittura sgranato nell’immagine crea una decisa sensazione di straniamento spaziotemporale, quasi egli assista a spettacolo e movenze tipiche del secondo decennio dell’ultima metà del passato secolo.

La recensione offre un'analisi dettagliata e complessa dell'album Songs of Faith and Devotion dei Depeche Mode, evidenziandone le influenze musicali del secondo Novecento e la natura ibrida tra forme tradizionali e sperimentazioni elettroniche. Si sottolineano le difficoltà interpretative dovute al contrasto tra suoni e immagine, ma emerge un apprezzamento per la profondità artistica e la capacità compositiva della band. Scopri il lato più profondo e complesso di Songs of Faith and Devotion!

 Lussureggianti betulle cullate dalla loquela di circuiti integrati.

 Glitch amorali che si riflettono nelle pupille dilatate di una ranocchia mentre scruta con voracità il volo di una libellula.

La recensione descrive 'Transform' di Alva Noto come un viaggio sensoriale che mescola suoni naturali e glitch elettronici. L'autore esprime un apprezzamento per la capacità dell'album di creare un'atmosfera immersiva, fatta di contrasti tra artificiale e naturale. La musica è rappresentata come un dialogo tra betulle, animali e circuiti integrati, con una techno minimale carica di dettagli microscopici. La recensione è poetica e celebra l'album come un’esperienza di trasformazione e riflessione. Ascolta 'Transform' di Alva Noto e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico.

 “L’uomo è un problema, eliminando l’uomo si elimina il problema!”

 “Perché i crimini di Stalin venivano giudicati in modo più indulgente rispetto a quelli di Hitler?”

La recensione approfondisce il saggio di Martin Amis che indaga le atrocità di Stalin e la loro percezione nella storia rispetto a Hitler. Viene sottolineata la brutalità dei crimini sovietici e l'importanza di ricordarli, arricchita dall'analisi di testimonianze quali quelle di Solženicyn. Un'opera che scuote e illumina su una pagina tragica del XX secolo. Scopri la realtà nascosta dietro il mito di Stalin con la lettura di Amis.

 "Boards Of Canada sono un mistero. Suonano talmente umani da far sprofondare nell'ipnosi."

 "La loro musica è una mistura tra atmosfere calde e nostalgiche, vicina a certa elettronica tedesca post-hippie."

La recensione esplora 'Hi Scores', l'EP di debutto dei Boards of Canada, sottolineandone il carattere ipnotico e nostalgico. Il duo scozzese crea paesaggi sonori immersivi, ispirandosi agli archivi video del National Film Board of Canada e a influenze kraut e psichedeliche. La musica, lontana dalla dance, è un'elettronica da camera che stimola immaginazione e ricordi collettivi. L'EP, apprezzato anche da colleghi come Autechre, è un punto di riferimento per l'ambient e l'IDM moderno. Ascolta 'Hi Scores' e immergiti nel mondo sonoro unico di Boards of Canada.