Ancora una volta dalle parti di uno dei tantissimi concerti della mia vita; ed ancora una volta dovrò ricordare episodi indelebili, stampati ormai a fuoco nella mia mente.
Ho conosciuto la band di Athens già dall'album "Document" nel 1987 e avevo purtroppo mancato l'appuntamento con loro nel Giugno del 1989 al Palatrussardi di Milano; ben sei anni passarono da una seconda possibilità sul suolo italico, perchè la band si prese un lungo periodo di forzato riposo in ambito concertistico. I loro primi dischi degli anni novanta "Out Of Time" e "Automatic For The People" non vennero portati in tour promozionale in giro per il mondo. Poi finalmente nel Settembre del 1994 viene pubblicato "Monster" ed i R.E.M. interrompono il loro lungo digiuno concertistico: il 25 Febbraio del 1995 suonarono al Forum di Assago.
Riesco senza difficoltà a recuperare quattro biglietti, non esisteva Ticket One e le cose andavano decisamente meglio in prevendita; arriva l'agognato giorno e parto da Domodossola. Questa volta, udite udite!!, insieme a ben tre fanciulle: Marina, Gabriella ed Orietta. Arriviamo in larghissimo anticipo sull'orario di apertura dei cancelli, ci si mette in coda poi si entra. Le ragazze optano per i comodi spalti alla sinistra dell'essenziale palco e rimango con loro durante l'esibizione dei Grant Lee Buffalo: un validissimo breve set il loro fatto di Folk-Rock...Ma tutti o quasi eravamo li in fervida attesa per Michael, Bill, Mike e Peter.
Saluto le mie compagne e raggiungo le vicinanze del palco: calca e sudore non mi hanno mai spaventato. Da troppi anni attendevo questo fatidico momento ed ormai manca pochissimo all'inizio. Si spengono le luci un boato clamoroso accoglie la band; si parte a manetta con i primi due brani del nuovo disco: "What's the Frequency, Kenneth?" e "Crush With Eyeliner". Una contagiosa energica carica Rock e noi del pubblico rispondiamo da subito come meglio non si può. Il suono non è dei migliori, come purtroppo da negativa caratteristica del Forum; ma poco importa e nessuno si accorge di questo. La rocciose "Turn You Inside-Out" e "Finest Worksong", la divertente "Me In Honey", le drammatiche nel loro mistico andamento "Half a World Away" e "Country Feedback"...Poi arriva "Losing My Religion" e davvero mi sovviene di scrivere: ma che ve lo dico affà!!! DODICIMILA e più voci si uniscono al gruppo per cantare tutti insieme il brano. Personalmente non è tra le mie canzoni preferite della band, però in questa versione così partecipata da parte del pubblico è da brividi: assolutamente!!
Dopo "Star 69", altra song che scatena noi astanti nei pressi del palco, la band abbandona la scena per qualche minuto di giusto riposo. Rientrano ed è la volta dell'immancabile "Everybody Hurts"; poi siamo alla fine, all'ultimo atteso brano. Partono le prime note di ""It's The End Of The World As We Know It (And I Feel Fine)" e mi balza per la mente una delle mie folli idee: con la complicità di un paio di ragazzi mi faccio lanciare sopra il pubblico e veleggio al di sopra di esso, sostenuto da molte mani. Sembra di essere ad un concerto Hardcore ed anche Michael si accorge della mia bizzarra presenza non proprio da concerto dei R.E.M. Chissà mai che cosa avranno pensato i ragazzi di Athens di questo giovane, lungocrinito e baldanzoso ragazzo piemontese che tra le altre cose indossava una maglietta dei GODFLESH?!?
Oltre due ore di un concerto indimenticabile; tra i miei dieci migliori mai visti.
Ritorno dalle mie compagne di viaggio e Marina mi accoglie più o meno così: "Ti ho riconosciuto sull'ultimo brano mentre volteggiavi tra la folla da una cosa: la tua nera ed inconfondibile maglietta..." Parole Sante mia cara.
A Galensorg e madcat che me lo hanno chiesto a gran voce.
Ad Maiora.
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