"Great Western Valkyrie" è la quarta fatica discografica del gruppo californiano. Succesore di "Head Down", l'album mostra una band matura al punto giusto, difatti a parere di chi scrive il disco è il migliore che Holiday e co. hanno prodotto. Il loro hard rock settantiano è fortemente ispirato ai Led Zeppelin (basta ascoltare "Pressure and Time"), ma la band negli anni ha perfezionato il loro stile, evolvendosi in maniera incredibile. La band negli anni ha avuto la fortuna di aprire per alcune delle più grandi band del pianeta come Ac/Dc, Deep Purple, Kiss , avendo avuto cosi modo di farsi conoscere in tutto il mondo. Dietro il basso troviamo David Baste che ha sostituito Robin Everheart.

Il disco si apre con "Electric Man", brano elettrizzante con un riff zeppeliano non particolarmente elaborato, ma sicuramente efficace. Le succesive "Good Luck" e "Secret" sono le classiche canzoni da live. I riff che accompagnano le canzoni sono trascinanti, mentre il lavoro di Jay Buchanan dietro il microfono è praticamente perfetto. In "Play the Fool" il fantasma dei Led Zeppelin è ancora visibile, ma nonostante ciò il brano riesce nel suo intento , ovvero entrare nella testa dell'ascoltatore già dal primo ascolto. "Open My Eyes" è una delle migliori canzoni del lotto. Potente e coinvolgente, con un Buchanan ancora una volta sugli scudi. E' praticamente impossibile non cantare con lui "Somebody come and Open My Eyes". Il disco si chiude con quelle che sono le migliori canzoni dell'album. "Where I've Been" e "Destination of Course" sono due pezzi che ti tolgono il fiato. La prima è una ballata ispiratissima, con un lavoro incredibile di tutta la band (inutile sottolineare la prova vocale da brividi di Buchanan). Brano da ascoltare e riascoltare. La seconda invece è leggermente inferiore, forse per i sui 7 minuti (diciamo che un minuto in meno avrebbe giovato al pezzo), ma è comunque incisiva.

In definitiva il disco è bello, il migliore ad oggi dei californiani. Nulla di nuovo, nulla che faccia gridare al miracolo, ma ascoltare qualcosa del genere fa sempre piacere. La band ha il suo punto di forza sicuramente in Jay Buchanan, vocalist tra i migliori del panorama rock senza ombra di dubbio, ma anche Scott Holiday è un signor musicista capace di sfornare riff importanti. Per i detrattori della band sono solo una "cover band legalizzata degli Zeppelin", espressione non del tutto errata dato che i riferimenti alla band di Page e compagni sono evidenti, ma etichettare la band in questo modo è ingiusto. Gli auspici per una gloriosa carriera ci sono tutti, ora spetta a loro continuare su questa strada e regalarci del fottuto e sano Rock n Roll!

Carico i commenti...  con calma