Nel 1975 la leggendaria OHR (distribuita in Italia dalla PDU), storica etichetta del guru della scena Krautrock Rolf-Ulrich Kaiser, pubblicò, abbastanza a sorpresa Sonanze, un disco del musicista elettronico italiano Roberto Cacciapaglia (Milano, 1953). Era la dimostrazione che anche in Italia la musica cosmica tedesca aveva attecchito. Basti pensare che, oltre al citato Cacciapaglia, ci furono anche il grande Baffo Banfi (tastierista dei progster Un Biglietto per l'Inferno che pubblicò un album addirittura per la IC di Klaus Schulze), Francesco Buccheri, Antonio Sangiuliano, Franco Leprino e Luciano Basso che dimostrarono la loro devozione verso questo tipo di sonorità elettroniche. Cacciapaglia aveva collaborato con Franco Battiato in Pollution e questa esperienza gli tornerà utile. Tuttavia in Sonanze, rispetto alla classica cosmica crucca del periodo, traspare un tocco più raffinato e un'urgenza di rendere comunicativa la musica di avanguardia. Credo che si tratti di un approccio lodevole: troppo spesso il difetto della cosiddetta musica di ricerca è stato quello di allontanarsi dal pubblico mediante sonorità ostiche di difficile comprensione per l'ascoltatore medio.
Fin dal primo movimento veniamo proiettati in universo sonoro prossimo alla Kosmische Musik che non dimentica, allo stesso tempo, la lezione di compositori di musica contemporanea come Luciano Berio e Bruno Maderna. La grande capacità del musicista milanese è quella di rendere fruibile una materia sonora (quella dell'avanguardia) in apparenza ostica. Il secondo movimento viene introdotto da un incipit canoro e prosegue attraverso sonorità di matrice cosmica che possono ricordare Phaedra dei Tangerine Dream. Il terzo movimento si muove invece con un pianismo impressionista che deve sicuramente qualcosa a Debussy. Dopo il quarto movimento (un breve intermezzo vocale non lontano da alcune soluzioni di Ligeti) con il quinto la musica si avvicina (anche se sempre in modo personale e non calligrafico) a quello che era lo "zeitgeist" sonoro del periodo in Germania rappresentato da artisti come Klaus Schulze e Popol Vuh.
La seconda facciata, introdotta dal sesto movimento, inizia con evoluzioni ipnotiche e circolari di matrice minimale (Terry Riley) mentre con il settimo non viene dimenticata l'esperienza maturata con il primo Franco Battiato. Con l'ottavo sembra che Cacciapaglia si ricolleghi ancora alla musica di avanguardia di Luciano Berio. Con il successivo nono movimento il suono del vento crea un'atmosfera cosmica non lontana dai Tangerine Dream di Zeit poi le ambientazioni diventano impressionistiche, prossime a molta ambient successiva mentre il finale si ricollega alle ambientazioni siderali inziali. Con il decimo e ultimo movimento la musica si muove in territori inediti e minimali dischiudendo scenari sorprendenti.
Sonanze è un piccolo capolavoro di musica elettronica che, a distanza di tempo, non ha perso nulla della sua freschezza e suona ancora oggi attuale. Si tratta di un album originale che, con la musica cosmica del periodo, ha solo qualche possibile aggancio. Con il successivo Sei note in logica la direzione musicale cambierà e diventerà meno immediata e più cerebrale.
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