Mi rincresce, ma c'è bisogno d'essere impietosi. I Rooney sono da demolire con una certa veemenza. Ritengo tocchi e me farlo perché è a me che piacciono di più. Infatti le canzoni di "Calling The World" sono tutte carine, belle e bellissime, ma non sono dei Rooney: appartengono a generi che sono nelle mie corde da anni, e sono di artisti che ho persino recensito ed incensato.

Potremmo cominciare giocando tutti assieme ad identificare le sedicimila altrui canzoni da cui attingono per il singolone "When Did Your Heart Go Missing", a cominciare dal giochetto di chitarra iniziale, o provare ad indovinare a chi appartenga il giro di tastiere della semplice e riuscitissima "Believe": in fondo se il disco fosse tutto così, stroncatura per stroncatura, sarebbe divertente da ascoltare.

Ed invece i restanti "richiami" (eufemismo) agli artisti del passato (anche recente) sono molto più elementari e facili da scoprire. I Rooney non si rendono conto d'essere una bestemmia in slang californiano, e vanno avanti decisi per la loro strada improvvisata; e così ci si ritrova in un continuo scendere verso gli inferi della musica mondiale... Nella title-track si mantengono un po' più fedeli alla copertina e si cimentano in un brit-pop in cui persino la voce del cantante è simile (non l'accento, californiano d.o.c.) a quella di Robbie Williams. In "Tell Me Soon" sposano la pomposità E.L.O. con i Queen di "Let Me Live"; riadattano alle nuove sonorità il surf rock in "Don't Come Around Again" ed il soft rock da spiaggia in "What For". "Paralized" è punk rock minimale, in stile Ric Ocasek nel disco "Troublizing": è un brano, per struttura, simile alla 'celebre' "Celebrity Skin" degli/le Hole (quel disco fu appunto prodotto da Ocasek).

Ma tutto questo non è che l'inizio. In un paio di brani si assiste inermi a due accoppiamenti satanici ed innaturali tra sonorità e stili incompatibili. "Love Me Or Leave Me" è un ABBA-punk, ed a me viene in mente una fotomodella svedese che si sceglie per concubino un grosso randagio nero e leishmanioso... In "All In Your Head" è impossibile non rimarcare l'incestuoso rapporto emo-sessuale tra le strofe di nonno pop anni '80 di Billy Idol ed il nipotino emo-core californiano nei ritornelli.

Ma la cosa più indicibile, e per questo quella che si deve trovare il coraggio di riferire, è l'incoscienza  (e la bravura!) con la quale i Rooney si cimentano con la rock Opera. E' il caso d'essere dettagliati, "scientifici" nell'esaminare tali brani: in "I Should Have Been After You" si comincia con la chitarra di Brian May dell'intro di "Queen II". Quando sale la tastiera-organetto riconosco che si tratta del "miei" Utopia canzonettari, ma quelli migliori, quelli di "Swing To The Right". In "Are You Afraid?" s'inizia con un pianoforte ed una voce stanca, si sale con una tastiera che nessuno suona più così dal 1983, su cui si scagliano violenti dei chitarroni: sembra il pomp rock ed il post prog di chi ben sappiamo. Quando il cantato comincia, domina l'epic dei primi U2. Si ritorna tra gli schemi canzonettistici Utopiani nel ritornello, e si ricomincia con le tastierine di prima...

Un gruppo senza alcuno stile preciso, capace di copiare o peggio di mettere assieme tutto ciò che è di loro gradimento; una band che di musica, però, ne ha ascoltata non poca, o quantomeno non poca rispetti alle altre clone-bands. Ma non è il caso di tradire simpatie per un gruppo solo perché riporta alla luce, tra la confusione, un paio di stili che all'appello, sebbene questo sia un decennio di recuperi e imitazioni, risultavano ancora assenti. Ci si deve invece inevitabilmente soffermare sul fatto che, in un totale di dodici brani, i Rooney hanno proposto almeno dieci stili diversi di musica pop-rock; aggiungendovi poi pose e videoclips patinati in stile Maroon 5 e copertina del disco da mods inglesi anni sessanta, s'arriva a un totale di almeno dodici identità diverse, e non importa quante siano le canzoni che vi-mi piacciono.

Se avete vent'anni o meno lasciate perdere, non rispondete alla chiamata dei Rooney. E fatevi fare, dall'amico più adulto che avete, dal fidanzato pro tempore di vostra sorella maggiore, una bella compilation: lì troverete gli originali di cui i Rooney sono la copia. O, peggio, il collage.

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