Lasciando per un pò il metal italiano, ultimamente ho riscoperto alcuni lavori di una grande metal band tedesca: I RUNNING WILD!! Ve li ricordate i vecchi pirati del carismatico Rolf Kasparek ?? Si, sono proprio loro, che per oltre vent'anni ci hanno deliziato con i loro selvaggi album.
I Running Wild si sono formati nel lontano 1980 in Germania, la grande terra dei Manowar, dei Blind Guardian & Co., con il chitarrista-cantante Rock 'N' Rolf, il chitarrista Preacher, il bassista Stephan Boris e il batterista Hasche. La band, che è celebre per i concept incentrati sulle avventure dei pirati, inizialmente fu attratta da tematiche di occultismo e di satanismo. In quel periodo c'erano molti gruppi che cercarono di fare scandalo con tutto ciò, come i Venom, i Possessed, i primi Slayer, i Satan e tanti altri. I Running Wild furono naturalmente accusati anche loro di satanismo e di blasfemia, a causa dei simboli e dei titoli delle canzoni. Nel primo lavoro "Gates To Purgatory" c'era raffigurato il logo della band con un pentacolo e un ragazzo, con una saldatrice, che al braccio aveva tatuato una croce rovesciata. I titoli dei pezzi erano piuttosto minacciosi, come "Satan", "Soldier Of Hell", "Diabolic Force" e "Black Demon". Tutti piccoli particolari che servirono sicuramente alla stampa per fare molte critiche e scandalo. Oltre a questo, la band nel suo esordio, datato 1984, eseguì un concentrato di pura potenza e di rabbia, influenzato da band come Exciter, Anvil e anche dai Venom. Il sound era accostabile allo speed metal, con alcuni rimandi alla N.W.O.B.H.M. più selvaggia e più veloce. Quindi erano ancora ben distanti all'heavy-power di "Port Royal", "Blazon Stone" e "Death Or Glory".
La prima canzone è il singolo "Victim Of States Power", dove il quartetto presenta a tutti il suo stile : velocità, riff precisi e affilati, voce cattiva e atmosfere dark! Infatti la track è introdotta da una sezione ritimica spaventosa, ai limiti del thrash, con le grezze e minacciose linee vocali di Rolf, che dimostra anche le sue doti chitarristiche. Il refrain è molto coinvolgente e vi assicurerà un lungo headbangin' sfrenato. Le chitarre sono delle appuntite scheggie di metallo che volano nell'aria ad alta velocità, mentre la batteria è una macchina da guerra!! Un brano pazzesco. La seconda traccia "Black Demon" si appresta su ritmi più lenti, anche se possiede un riffing pesante, anticipando il successivo album "Branded And Exiled". La performance vocale di Rolf è arrabbiata ed energica, presentando già il marchio di fabbrica dei Running Wild. Il ritornello è efficace e possente, rendondo la track ancora più dark ed accattivante. "Preacher" ha una sezione ritmica quasi doom, con la voce di Rolf che assume un tono malefico, anticipando così le linee vocali cavernose ed assatanate di Tom Araya, nel refrain di "Hell Awaits". Gli assoli non sono troppo veloci ma hanno una melodia ed un suono molto bello, aumentando così l'interesse nella stessa canzone. Con la quarta song, "Soldier Of Hell", si ritorna sugli schemi speed/thrash, il riffing è più veloce e grezzo, la batteria è precisa e la voce è squillante e possente. I virtuosismi di Rolf e Preacher ricordano molto le twins guitars di Tipton e Downing, soprattutto nella melodia e nella tecnica.
"Diabolic Force" è un fulmine a ciel sereno, ovvero una sfuriata speed di rabbia e tecnica, supportata dal drumming spaventoso di Hasche. Rolf raggiunge picchi altissimi e la rozzezza della song sembra anticipare i Sodom di "Agent Orange" e "Outbreak Of Evil". "Adrian S.O.S." è molto breve, ma nei suoi due minuti e mezzo la band concentra tutta la grinta e l'energia possibile. Una track distruttiva, eseguita alla velocità della luce, con un ritornello davvero travolgente. Gli assoli sono granitici, rapidissimi e di pura scuola speed metal!! L'ottavo brano è "Genghis Khan", ovvero uno dei cavalli di battaglia del quartetto tedesco. Un lavoro della band esaltante e coinvolgente, il riff in alcuni momenti mi ricorda "Transylvania" dei Maiden, mentre gli assoli sono stratosferici. Una canzone eseguita al 100% Running Wild! Un'altro classico della band è la maestosa "Prisoner Of Our Time". Il riff possente di apertura è storico e seminale, il quale successivamente da spazio alla ritmica bella ed energica. La voce è veramente puro metallo ed è ben supportata dalla brava chitarra. Questo è il classico pezzo che raffigura il sound del gruppo: cambiamenti di tempo, refrain epico ed eccezionale (Manowar, Blind Guardian) e fottuto rock'n'roll!! L'album ci presenta anche due ottime bonus track, cioè "Walpurgis Night" e "Satan". La prima ha un sound molto classic metal, tipo i Maiden e i Saxon, con un riff che mi fa venire in mente "Stallions Of The Highway". La voce di Rolf è melodica ed orecchiabile, come anche il ritornello, mentre gli assoli e la parte chitarristica è ripescata dalla N.W.O.B.H.M. Invece "Satan" si rivela una buonissima track, con un riffing iniziale molto bello che poi esplode nel classico potente speed. L'atmosfera è più cupa e dark, tentando quasi di scopiazzare i Venom, gli assoli sono ben eseguiti, mentre il finale è affidato ad un bel crescendo ricco di phatos. Questo è "Gates Of Purgatory" e questi sono i primissimi Running Wild.
Inutile ricordare la fortuna che hanno fatto con i lavori successivi.. mi sembra scontato citare i capolavori "Death Or Glory", "Under Jolly Roger", "Pile Of Skulls" e gli altri. WE ARE PRISONER OF OUR TIME !!
Carico i commenti... con calma