Piove "che Dio la manda" questa mattina qui in Ossola; il pisciatoio d'Italia non si smentisce mai (porcazozza!!). E la neve cade appena sopra la mia borgata; e la chiamano primavera.

Non me ne capacito, sarà forse il mio stato d'animo non certo idilliaco del periodo, ma ho messo sullo stereo questa bomba ad orologeria. Una pioggia acida della durata di sessantanove minuti. Una raccolta antologica del 1997 che ripercorre la carriera dei Sadus; attraverso tre dischi di devastante e velocissimo Speed-Thrash realizzati fino a quel momento.

Una band pazzesca i Sadus (from Antioch California); nascono a metà degli anni ottanta e si impongono da subito come una delle realtà più furenti e "dannose".

Conoscono solo e soltanto un verbo: quello di suonare il più velocemente possibile, riuscendo a comporre brani di una difficoltà compositiva impressionante. Canzoni anche di consistente minutaggio che amplificano a dismisura il loro approccio così annichilente; stordiscono e colpiscono durissimo. Continui cambi di tempo gestiti in maniera inumana da una sezione ritmica che dal punto di vista dello Speed Metal non ha nessun tipo di paragone.

Giganteggia in ogni secondo della raccolta la dominante figura di Steve DiGiorgio al basso; non chiedetemi che tecnica usa, non chiedetemi il numero delle corde del suo strumento. Non ho mai capito nulla di tecnica (e non solo di tecnica qualcuno penserà); sono da questo punto di vista ignorante e ne vado fiero. Per dare maggior peso alle mie lodi nei confronti di Steve (peraltro ragazzo del '67 come il sottoscritto), aggiungo che ha suonato in "Human" ed "Individual Thought Patterns" dei Death. Serve altro? Non credo.

Chitarre "thrashissime" al quadrato ed una voce imbestialita chiudono il cerchio; un cerchio pericoloso da crollo nervoso.

Partite dal terzo brano "Sadus Attack": centoquattrosecondi che riassumono quanto ho scritto fino a questo momento.

Ne rimangono altre sedici di furibonde mazzate...CERTAIN DEATH...

Pazzeschi ed inauditi Sadus!!

Diabolos Rising 666.

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