Golden Man è un omino amorfo, o forse mi sbaglio, proprio amorfo non direi, piuttosto stravagante diciamo... alcuni utenti potrebbero addirittura affermare repellente alla vista. Sta di fatto che costùi sia in grado di volare perchè provvisto di un bel paio d'ali, rassomiglianti a quelle di una libellula gigante, quattro braccia e la parte inferiore del corpo molto simile alla coda di un enorme aragosta. Creatura schiva nel tempo lavorativo, nelle vacanze estive, ama viaggiare spesso negli Stati Uniti ed in Germania prediligendo Monaco di Baviera e in alcuni casi chissà perchè, negli stessi giorni che coincidono con la famosa festa della birra. Registrato nel novembre del 2012 Spin it Again! Live in Munich dei Saga, è il primo live della prolifica band Canadese che ho addirittura nel lussuosissimo formato Blu-Ray Disc.
<< Miiiiiiii come sono contento acciderbolina!! >>. Partiamo subito con un "antipasto musicale", la frizzante "Anywhere you Wanna Go". Le note della tastiera appena evocativa di Jim Gilmour (tastierista di punta), anticipano come da preludio, la rockeggiante song molto orecchiabile, ma indicativa di quello che sarà l'andazzo dello spettacolo sfavillante. Il "teatro" è piccolo ma intimo e caloroso, i fedellissimi fans si fanno sentire già da subito. "Careful Where you Step" è il classico cavallo di battaglia dei cinque bordelli originari (in origine) di Oakville Ontario, difatti in questo brano si percepisce più che mai il sontuoso sound dei Saga, caratterizzato da un rock tecnologico dall'impronta progressive, contraddistinto da un massiccio uso delle tastiere.
Michael Sadler canta energicamente con voce anonima e diretta il pelato vegliardo però sa il fatto suo, perchè non solo dimostra di essere un polistrumentista fine ma energico, (suona con disinvoltura tastiere e basso), ma sa essere anche un ottimo intrattenitore: socializza, sorride, scherza con i fedelissimi, invogliandoli a far cantare i ritornelli in primis, alle gentil signore del pubblico poi, ai maschietti ingazzurriti. Tutto questo risulta essere molto inusuale per una storica band iper ultra progressiva, dalla "obbligatoria" puzzetta sotto il naso che, come del resto, il blasone consiglia il più spocchioso bon ton da parte di quest'ultima. Meglio così non trovate? Ahahahahai perchè Vituperio mal tollera i frontman che non interagiscono con il pubblico, dico bene Robert Fripp? O pure dovrei parlarvi dell'altra merda di cui però mi astengo dal rivelarne il nome?
La romantica "The Perfectionist" è di sicuro la mia canzone preferita. La chitarra di Ian Crichton viene ammorbidita da un dolce sound (ma non troppo), quasi uno Space Rock magico oseri affermare, ipnotico, sognante, commovente, splendida canzone veramente. Lo strabordante virtuoso delle sei corde Ian "il nano", un pochettino stanca suvvia, i suoi inconfondibili assoli al fulmicotone si ripetono freneticamente in tempi ciclici come dimostra la radiofonica "You're not Alone". Tapping e pattern vengono eseguiti perfettamente senza alcuna difficoltà. << Grosso!! >>. Più contenuto suo fratello Jim, secondo polistrumentista Sagaiano, strimpellatore di tastiere e basso all'occorenza come in questo caso, anche senza dentiera... però obbiettivamente parlando le sue "mossette" eseguite durante i molti cambi di tempo son proprio gajarde si si.
Degna di nota l' impressionante strumentale "Corkentellis", da inizio alle danze ancora una volta Gilmour, fornito di dita bioniche raffreddate a liquido che scivolano sui tasti a velocità supersonica. Cazzo fratelli questo live tiene testa al più trucido spettacolo Speed metal schizzato, tralasciando la questione di tutta questa, forse troppa, perizia tecnica. Questi spaccano signori, i più maliziosi amanti dell'Alternative/Indie sussurreranno al cielo in segno di protesta: << si spaccano, ma le palle... >>. Invidiosoni non sapete cosa vi state perdendo mi domando io. Proseguiamo poi con un solo di batteria del novizio Mike Thorne, semplicemente una belva umana. Finalmente mi riprendo un po' con la bellissima ballata "Scratching the Surface" interamente cantata dal vocione di Gilmour, momento di vero phatos ci voleva proprio. Inoltre la song è una vera perla, poi vabbè si ricomincia a picchiare duro e bene...
Centotrenta minuti di pura apoteosi signori miei le orecchie mi fumano ancora ma i coglioni no per fortuna...perchè questi sono, anzi erano i Saga prima del ritiro ufficiale dalle scene da parte di tutti i componenti del gruppo, avvenuto nel 2017. Dopo un'onorata carriera composta anche da insuccessi e delusioni commerciali, ventuno album in studio pubblicati, varie raccolte e concerti live registrati, quarant'anni di vita vissuti sui palchi di pochi posti nel mondo però, i simpatici vecchietti mi fanno ciao... ma chi se ne frega io già li adoro.
Ma Golden Man dove sarà finito? È volato via marcio e stanco in un posto tranquillo per godersi il meritato riposo.
Nell'immagine di presentazione della recensione, una foto estratta da un'immaginata scena del concerto di cui faccio finta di essere stato partecipe.Cazzo.
VOTO: 4,5/5.
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