Nascondersi in campagna dove l'aria ha la fragranza del pane appena sfornato.

Molli arpeggi elettrici svaporano nell'etere come quella nebbiolina del mattino che scompare non appena la si nota.

Gli uccellini cantano e una spiga di grano si abbronza alla luce del sole.

Un unico pezzo diviso in dodici piccoli movimenti.

Dodici piccoli frammenti.

Dodici piccole passeggiate con gli occhi impastati di pigre armonie che si stiracchiano su un velo elettronico effimero e delicato come una ragnatela.

Non epifanie, ma la loro promessa sospesa tra i rami in boccio o sepolta sotto sassi di fiume.

Note appena trattenute e poi sgranate una dopo l'altra come i fagioli di un baccello.

Dodici miniature en plein air sfumate dal vibrante tocco di un cuore impressionista.

A spasso tra gli olii su tela di Monet.

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