Nel 1973 i Sensation's Fix si formano a Firenze come trio, composti da Franco Falsini, chitarra e tastiere e voce, Richard Ursillo al basso e Keith Edwards alla batteria. Un anno piu tardi, con il supporto del'etichetta Polydor, riescono a sfornare il loro primo lavoro, "Fragments of light", ovvero il primo disco space rock in Italia. Il sound che propone la band è soprattutto elettronico, grazie all'uso del sintetizzatore, molto in voga in quel periodo. Questo primo cd contiene undici composizioni, che raramente superano i quattro minuti e mezzo, dotate di un felling e di un suono del tutto particolare.

Forti sono le influenze psichedeliche dei Gong di "You" e sorprendenti le atmosfere tastieristiche che molto spesso danno un accenno di new wave, anticipando i lavori di Alan Parsons & Co. A farla da padrone è il tastierista Franco Falsini, che riesce a dare vita alla sua vena artistica, con limitate, parti vocali e l'uso delle chitarre, quest'ultime sempre in secondo piano. Per impostazione li potremmo definire, in modo simpatico, gli Emerson Lake & Palmer italiani. Un album più che altro di atmosfera, con alcuni accenni ai Greenslade e a visionarie esperienze.

Si parte con la titletrack, introdotta dalla chitarra e subito dopo raggiunta dalla pulsante tastiera che riesce a dare forti emozioni e sensazioni sognanti. Si ha come l'impressione di essere catapultati in un paesaggio lunare, ricco di stelle, dal quale non ci si riesce ad allontanare. Lo potremmo definire un trionfo per il sintetizzatore, che come mai lo troviamo cosi espresssivo e divino. Forse la canzone più bella e rappresentativa del lavoro, da far venire invidia ai Camel di "Moonmadness". La seconda traccia, "Nuclear Was Your Brain", ha un inizio sommesso, quasi solenne, ricco di suspence, dove si è avvolti dalla magica tastiera per poi sentire l'eco della voce alienante. Sembra che tutto questo provenisse da uno spazio non conosciuto.. Molto interessante. "Music Is Painting In The Air" è dominata dalla chitarra, dello stesso Falsini, veramente un maestro in tutto, dove si concede un blues condito da esperienze lisergiche e spaziali. Li possiamo definire un misto tra i Camel e gli Hawkwind meno hard.

Poi abbiamo il buon piccolo accenno "Windopax And The Stone Sender" che introduce la bella "Space Energy Age", il brano più psichedelico del cd, con la band che racchiude tutto il sound americano e ne fà un esempio eccelso del panorama italiano. Quà si può essere ammaliati anche dalla voce, veramente originale e coinvolgente, il tutto supportato dal resto della band. Il finale è una cascata tastieristica, simile a una caduta dentro un vortice senza ritorno. Dopo "Metafel + Mafalac" troviamo "Space Closure", un brano che si può avvicinare al prog più standard. Caratterizzato da un inizio cadenzato per poi arrivare a un ritmo più ossessivo, con in evidenza tastiera e la grandiosa batteria. Un pezzo magico e mai scontato fino alla fine, dove gli effetti sonori, simili al vento, rendono molto espressivo il ciò.

Superando "Music Without Gravity" raggiungiamo "Do You Love Me", una song che alterna momenti malinconici e cupi ad altri più sognanti, con la bella voce che rende il pezzo più interessante e meno scontato. Il brano più melodico delle undici canzoni, ma per questo non meno bello, anzi pure più particolare. Ci avviciniamo alla fine del disco con "Life Beyond The Darkness", un fraseggio tra chitarra e moog. Si conclude il tutto con la calma e rilassata "Telepathic Children", dove la chitarra ha la meglio e si pone in primo piano. Certamente sarebbe stato meglio trovare un finale con il botto, ma nonostante ciò lo si può considerare come un ritorno a casa tranquillo, senza frastuoni o imprevisti, come il sound dei Sensation's Fix.     

La band continuerà per altri 2 cd, registrati sempre nel 1974. Quello più degno di nota è il seguente a "Fragments Of Light", cioè "Portable Madness", composto da due lunghe e belle suite. Simile a un "Tales From Topographic Oceans" degli Yes.

Buon ascolto a tutti!

"Can You Tell Me Where My Country Lies.."

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