Negli ultimi due mesi mi sono molto interessato a questo gruppo proveniente dal nord-est dell'Inghilterra e in particolare dalla città di Newcastle upon Tyne. Si chiama Snakes Don't Belong In Alaska (ho scritto di loro qui: https://www.debaser.it/snakes-dont-belong-in-alaska/mountain-rituals/recensione). Gruppo particolarmente prolifico: le loro pubblicazioni sono per la verità in gran parte "clandestine" e comunque comprendono quelle che possiamo definire come lunghe jam session senza una forma predefinita e senza nessuna pianificazione, eseguite in studio di registrazione oppure dal vivo.
In un'epoca in cui si parla sempre di più di musica liquida, questa loro formula, che poi alla fine non consiste in una vera e propria novità, se pensiamo agli sperimentatori d'avanguardia negli anni sessanta e settanta, appare molto interessante e mi fa domandare se questa non possa essere la prossima via da perseguire per quello che riguarda lo sviluppo della musica neo-psichedelica.
Ispirato da gruppi come i mitici svedesi Trad Gras och Stennar, gli Ash Ra Tempel e gli Acid Mothers Temple, il sound degli SDBIA è quindi acido, multiforme e carico di vibrazioni e eco.
Di seguito una intervista via e-mail con il gruppo in cui scambiamo alcune considerazioni riguardo la loro attività e la loro musica e sulla scena musicale nel nord-est dell'Inghilterra.
Buona lettura.
1. Ciao ragazzi. Grazie per questa intervista. Sono rimasto molto colpito dalla vostra musica e mi fa molto piacere avere avuto questa occasione. Cominciamo dagli inizi della vostra esperienza. Quando avete cominciato il progetto? Avevate già chiaro in mente che direzione questo avrebbe dovuto prendere? E come mai avete scelto il nome "Snakes Don't Belong In Alaska"? È un nome fantastico!
SDBIA. Il gruppo è stato formato nel 2015 con la line-up attuale e il nostro amico Scott Payne che veniva da una precedente esperienza con un'altra band di Newcastle, gli "Hot Sex For Boys".
All'inizio non sapevamo che direzione avremmo preso esattamente, giravamo praticamente attorno a qualunque tipo di suono e creavano composizioni riprendendo le nostre varie influenze. In quel periodo eravamo molto più strutturati come band e basavamo le nostre composizioni su dei riff più regolari, ma poi dopo l'uscita dal gruppo di Scott, abbiamo superato questa fase.
A questo punto infatti siamo diventati a tutti gli effetti una jam psychedelic band, ogni disco e ogni nostra performance dal vivo si svolge senza nessun piano prestabilito. La scelta è stata quella di orientarci ispirandoci a gruppi come i Myrrors, Trad Gras och Stennar, gli Ash Ra Tempel e gli Acid Mothers Temple.
Il nome della band, "Snakes Don't Belong In Alaska", è una citazione dal videogioco per la play-station "Metal Gear Solid".
2. Venite da una regione che generalmente non è considerata centrale o particolarmente rilevante quando si parla di pop-rock music proveniente dal Regno Unito. Parlo ovviamente di Newcastle upon Tyne nel Nord Est dell'Inghilterra. Prima di tutto, vi volevo domandare se è vero che c'è una scena musicale meno viva e prolifica che altre città come Londra (ovviamente) oppure Liverpoool e Manchester. La seconda domanda riguarda come sia essere un gruppo di musica rock psichedelica in quella parte dell'Inghilterra? Si può dire che in qualche maniera la vostra musica sia una espressione della cultura e della società in cui vivete?
SDBIA. Il nord-est dell'Inghilterra può apparire come una località remota e un po' dimenticata e la scena psichedelica sembrerebbe effettivamente prosperare più a sud rispetto a Newcastle e questo sicuramente può comportare una certa lontananza da questo movimento.
Ma d'altro canto questa cosa ci dà anche un certo vantaggio e un approccio diverso a questo tipo di sound.
Il nord-est dell'Inghilterra non è privo di gruppi ed i mucisti di qualità. Ma dal momento che non c'è un genere dominante nella scena underground e sperimentale, ci sono gruppi che suonano generi diversi. Voglio dire, abbiamo suonato agli stessi concerti con band doom, death metal, hardcore, indie, noise e gruppi di musica elettronica.
Penso che questo melting-pot abbia una influenza enorme sulla nostra musica e questo perché a ogni concerto riceviamo in cambio un sacco di energia. Quindi più che essere influenzati dalla città o dalla cultura storica di questa zona dell'Inghilterra, possiamo dire che siamo molto più condizionati positivamente dagli amici e le persone che ci circondano in questi momenti.
3. Pubblicate un sacco di materiale. Insomma, direi che siete una band particolarmente prolifica. Correggetemi se sbaglio: in molti casi si tratta per lo più di bootleg oppure registrazioni dal vivo o comunque jam session completamente improvvisate. Considerate la dimensione dal vivo quella in cui riuscite meglio a esprimere voi stessi? Trovo molto interessante il fatto che ogni performance dal vivo abbia praticamente una sua forma unica e peculiare e che si sviluppa come una storia diversa da tutte le altre e si configura come qualche cosa di unico e irripetibile. Questo è verametne fantastico. Pensate che questo possa costituire un limite nel caso vogliate in futuro registrare un disco di natura più convenzionale? Che cosa accadrebbe in questo caso? Siete nel caso preparati a impegnarvi in un lavoro diciamo più convenzionale in studio di registrazione?
SDBIA. Direi che in questo momento la nostra musica trova nelle esibizioni dal vivo la sua giusta dimensione. Occasionalmente registriamo delle session in sala di registrazione e registriamo praticamente ogni nostra esibizione. Anche quello che poi non vengono pubblicate. Quindi la performance dal vivo per noi costituisce fare musica vera e propri, sono i nostri momenti più espressivi.
La maggior parte delle nostre pubblicazioni sono sicuramente state effettuate durante delle esibizioni dal vivo oppure jam session in studio, ma non siamo per questa ragione contrari al lavoro in studio, ma questo richiede molto tempo e denaro. Al momento questa dimensione è sicuramente quella ideale per noi per continuare a fare e diffondere musica in maniera completa.
Abbiamo in programma comunque di scrivere alcune composizioni e registrarle, magari entro la fine dell'anno, vedremo che cosa succederà.
Al momento ci accontentiamo di improvvisazioni e collaborazioni dal vivo.
Speriamo di poter dare un bel po' di lavoro da fare al caro vecchio James Watts anche quest'anno e di riuscire finalmente a fargli mangiare un bel po' di lattuga (Ndr. James Watt è il cantante dei Lovely WIfe e con cui il gruppo ha un rapporto speciale, lo prendono in giro perché ogni volta che vanno fuori a mangiare, lui non mangia mai insalata.) Diciamo che è questo il nostro obiettivo principale.
4. Vivendo a Newcastle upon Tyne, vi sentite in ogni caso parte della scena rock psichedelica del Regno Unito? C'è qualche artista o gruppo con cui sentite un feeling particolare? In ogni caso, quali si possono considerare i vostri principali punti di riferimento?
SDBIA. Penso che non abbiamo un particolare legame con la restante scena rock psichedelica britannica.
Non abbiamo mai suonato fuori dal Nord Est dell'Inghilterra, ma intendiamo farlo quest'anno. Quindi spero che in questo senso le cose cambino presto.
Per quanto riguarda le nostre principali influenze, citerei band come Kungens Man, The Cosmic Dead, Mugstar, Sundays & Cybele, Dreamtine e Junzo Suzuki.
Ma come già detto, i nostri principali punti di riferimento sono proprio le band con cui suoniamo qui a Newcastle: i Loveli Wife, Fret!, Star Cult, Platemaker, Massa Confusa, Luna Del Cazador e Waheela.
5. State in questo momento lavorando su del nuovo materiale? Che cosa dobbiamo aspettarci da gli Snakes Don't Belong In Alaska per l'anno 2018? Ultima domanda: quanto la brexit ha influenzato il vostro processo creativo e la vostra attività come musicisti e in generale le vostre prospettive per quello che riguarda l'intera società in cui vivete e le relazioni con il resto d'Europa e del mondo?
SDBIA. Siamo sempre a lavoro e facciamo sempre nuova musica. Quindi aspettatevi un bel po' di nuova musica al più presto.
Abbiamo in programma anche uno split con i Lovely Wife prossimamente.
Vedremo che succederà.
Per quanto riguarda la Brexit e gli effetti che questa potrebbe avere sulla nostra musica, definirei la nostra musica come evasione. Le nostre possibilità di cambiare l'odio e che cosa è sbagliato nel mondo sono molto limitate ovviamente, ma speriamo che le persone che entrino in contatto con la nostra musica possano trovare almeno dei contenuti importanti in tutto quello che facciamo.
READ IT IN ENGLISH.
1. Hi guys. Thank you for releasing us this interview. I find you project thats's actually really interesting, so I'm very happy to have this occasion. Let's start from the beginning of your experience. When did you start the project and which were your main proposals at the time? Did you have from the start a main idea about what you were going to do? And why did you choose to name your project "Snakes Don't Belong In Alaska"? That's very brilliant.
SDBIA. We began the project in 2015 with our current line-up and our friend Scott Payne from another Newcastle based band 'Hot Sex For Boys'.
To begin with we didn't have a focused direction for the music, we just rolled with whatever we created drawn from our various influences. Back then we were far more structured and riff orientated but eventually we drifted away from this after we parted ways with Scott.
At this point we became a fully improvisational band, every recording and live performance being unplanned. This direction was heavily influenced by bands such as The Myrrors, Trad Gras och Stennar, Ash Ra Tempel and The Acid Mothers Temple.
The band name 'Snakes Don't Belong In Alaska' is a quote from the Playstation game Metal Gear Solid.
2. You're from a region that's not generally so central and/or mainly mentioned when we usually discuss about pop-rock music into the United Kingdom. I'm alking about the city of Newcastle upon Tyne in the North East of England. First of all, is it true that there is a musical scene less influential than for example what does it happen in London or other cities as Liverpool or Manchester or this is just a false myth? How it is like to be part of a psychedelic-rock group in that part of England? Do you consider your music also as an expression of the culture and of the society of the place you actually live?
SDBIA. The North East of England can feel a bit forgotten about at times.
The psychedelic scene in the UK seems to thrive further south than Newcastle which can cause a bit of a disconnect.
But as a result i think it gives us a different edge and approach to this style.
The North East of England is far from lacking in quality bands and musicians. But since there isn't a dominant genre in the underground/experimental scene here everybody plays mixed bills. I mean, we've played on the same gigs as Doom bands, Death Metal bands, Hardcore bands, Indie bands, Noise musicians, Electronic music.
I think this melting pot has a huge influence on our music in particular because we draw from the energies at each gig we perform.
So instead of being influenced by the city or culture where we are based, we vibe more off the friends and people around us at that time.
3. You are used to release a lot of material. Effectively we could also say that you are a group that's actually very prolific. Correct me if I'm wrong: in many cases they're bootlegs and live recordings of improvised jam sessions. Do you consider the live dimension actually as the one in which you better do express yourselves? It's interesting the fact that every live exhibition has got appearently an his own peculiar form and a different story and at the same time the fact they do consist into a unique long session. That's cool. Do you think this could be a limit in case you wand eventually release a more conventional album? What will be happen if you will eventually get into different form of composition? Are you prepared to dedicate yourselves to work on a much more recording work in studio?
SDBIA. I'd say at this current time our music is almost an entirely live entity. We have occasional practice room sessions where we jam and record (not always for release) and we record every live performance. So the live performance is very music the purest expressive moments from us.
Most of our releases so far have been captured live or in the practice space but we are not adverse to studio recordings, it comes down to time and money for us. This is currently the most affordable and practical means for us to keep releasing music completely.
We do plan to write some compositions and record them hopefully this year, but we will have to see what happens.
At the moment we are content with live improvisational and collaborations.
Hopefully we can convince James Watts to eat lettuce this year. That's our real main goal.
4. Living in Newcastle upon Tyne, do you feel in any case connected to what it could be defined as a British psychedelic rock scene? Do you feel a particular connection to some particular bands is actually around? In any case what are basically your main inspirations?
SDBIA. I think we're fairly disconnected from the british psychedelic scene.
We haven't played outside of the North East yet but we plan to do so this year, so hopefully this will change soon.
As for influences, we have our individual ones from bands like Kungens Män, The Cosmic Dead, Mugstar, Sundays & Cybele, Dreamtime and Junzo Suzuki.
But i think our main influences are the bands we play with here in Newcastle like Lovely Wife, Fret!, Star Cult, Platemaker, Massa Confusa, Luna Del Cazador and Waheela.
5. So, you're actually working on new materials? What do we have to expect from the band in the year 2018? Final question: how much does the brexit influenced your activity as a musician and generally speaking yur perspectives about the whole society in which you live in and your relations with the rest of Europe/the world?
SDBIA. We're constantly collaborating and creating new music so expect more music very soon.
We also have plans to release a split with Lovely Wife in the near future.
Who knows what else.
As for things like Brexit having an effect on our music, our music is escapism. Our capabilities to change the hate and wrong in the world is limited so we hope people who vibe on our music can find at least temporary solace in what we do.
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