Gli Spitfire nascono a Verona nel 1982, nel periodo dell'esplosione di molti gruppi hard rock e metal in tutto il mondo. Per molti anni sarà la rock band veronese più conosciuta sul territorio italiano, riscuotendo un buon successo. La formazione composta da voce, due chitarre, basso e batteria subì vari cambiamenti, ma nel frattempo cominciò a farsi notare, sia a livello locale che nazionale, per le originali sonorità. Forse una band che aveva un sound quasi uguale potevano essere solamente i Vanexa..
Da molti magazine, come "Rockerilla", riscossero molto successo, tanto chè vennero definiti i "Maiden italiani"! Beh un motivo ci sarà pure!
Nel frattempo la line-up raggiunse la stabilità e fu pronta per registrare il 45 giri "Blade Runner / A Quite Man", che venne accolto positivamente dalla stampa e dal pubblico. La band continuò ad esibirsi toccando città molto importanti, come Pavia, Verona, Bergamo e Napoli, dove in quest'ultima suonarono con Vanadium e Strana Officina.
Il sound degli Spitfire, come ho detto, è un metal molto diretto, incisivo, veloce e cinico... cosa che potevano avere pochi gruppi. La formazione era composta da Giacomo Gigantelli alla voce ed al basso, Stefano Pisani e Stefano Bianchini alle chitarre e Gaetano Avino alla batteria. Questo piccolo lavoro è aperto dalla colossale "Blade Runner", ovvero uno dei pezzi più belli e conosciuti della band! L'inizio è davvero incantevole, sia per l' incisiva potenza che per l'eccelsa tecnica dei chitarristi. Ci troviamo improvvisamente davanti una serie di riff maestosi di pura scuola Maiden, eseguiti ad alta velocità e con grande preparazione. La sezione chitarristica è veramente da brividi, come anche la voce squillante ed energica del singer Giacomo Gigantelli, che si dimostra in gran forma. Il refrain è pura potenza, dotato di un incedere quasi epico, mentre la sezione ritmica è molto convincente. Gli assoli dei preparatissimi Pisani e Bianchini sono veloci e tecnici, impreziositi dagli ottimi ed efficaci tapping. Un brano da antologia!
Il famigerato lato B è caratterizzato dal buon hard'n'heavy di "A Quiet Man", altro pezzo che ha reso formidabile questo rarissimo 45 giri. La track è aperta dal corposo riff di basso di Gigantelli, che viene subito raggiunto dalle onnipresenti chitarre che si cimentano nei bei assoli iniziali. Il ritmo della song è meno veloce di "Blade Runner", ma grazie alla capacità compositiva della band si riesce a concludere in modo magico questo bel lavoro metallico. Il quartetto dimostra grande carisma e bravura nel selvaggio ritornello e nelle variazioni melodiche nel terzo minuto. Due chitarristi che suonano veramente con passione, cuore ed anima!
Un lavoro che vi consiglio assolutamente di ascoltare e di ricercare su Internet, possibilmente sulla pagina di MySpace, su Rockitaly e su Vibrations Of Doom. Purtroppo, come al solito, è davvero raro nei negozi di musica! Dopo questo 45 giri nella band giungono alcuni problemi di formazione, tanto che il quartetto si trasforma in un power trio, a causa dell'abbandono del chitarrista Stefano Bianchini. Questo è il periodo della maturità compositiva degli Spitfire, che si esibiscono fino al 1986, lasciando inedito il demo "Heroes In The Storm". Questo lavoro non fu mai completato e registrato a causa dello scioglimento. Gli ultimi componenti continuarono a suonare in progetti differenti, sia nel campo hard rock che in quello grunge. Successivamente, verso il 2004, il gruppo si riunì e dopo alcuni concerti riuscì a portare a termine, in modo eccellente, il disco "Heroes In The Storm". Questa è un'altra chicca immancabile del metal tricolore.
Carico i commenti... con calma