Li avevamo lasciati ormai sei anni fa, al loro esordio (nella mia prima recensione con cui mi avventuravo incautamente nel magico mondo di DeBaser®), che mescolava con sapienza vari stili musicali su base metal, in quello che risultava essere un fresco e sorprendente debutto, in grado di ricordare, con le dovute proporzioni ovviamente, una versione light dei Mr.Bungle in salsa burtoniana. Il gruppo é poi piú o meno sparito dai radar per piú di un lustro, facendo solo qualche sporadica comparsa in festival sperduti negli States, tanto che avevo ormai perso ogni speranza riguardo al proseguio dell´avventura di questo interessante gruppo.

Nel 2012 invece, ecco spuntar fuori un nuovo album (tra l´altro stampato, perlomeno l´ultima volta che mi ero informato, solo oltreoceano), ma complice il lungo tempo trascorso, i dubbi erano ormai maggiori delle aspettative. Sei anni sono infatti un tempo che poche band possono concedersi e in tal caso bisogna proprio saper tirare fuori un disco coi controcoglioni (alla Tool per intendersi, anche se pure lí per il nuovo parto, ormai piú volte rimandato, sono piuttosto scettico) e giá la davvero orrenda copertina non aveva certo contribuito a rincuorarmi. Ma visto che dietro alla mia facciata cinica, batte invece un cuore pregno di umanesimo e ottimismo/ingenuitá latente ho arrischiato comunque un ascolto, constatando che alla fine, bene o male, il gruppo suona ancora come prima. C´é sempre la versatile voce della bella Persi e l´amalgama di stili su base metal e il disco si lascia ascoltare fino alla fine senza grossi contraccolpi; peccato peró che sappia tutto di giá sentito e che non si percepisca piú la genuinitá del passato. Insomma se magari un disco fotocopia, leggermente sbiadito, ma tutto sommato godibile, era accettabile se pubblicato in tempi brevi, dopo tutto questo tempo era lecito aspettarsi ben di piú e il mio timore é che, a meno di una nuova uscita (in tempi umanamente accettabili) che rilanci le loro quotazioni, il debutto sia destinato a rimanere un episodio isolato.

Una promessa mantenuta solo a metá insomma, peccato perché le basi di partenza lasciavano davvero ben sperare.

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