熱田御修覆
磨ぎなほす
鏡も清し
雪の花
(松尾 芭蕉)
Presso il santuario di Atsuta recentemente ricostruito.
Appena deterso,
chiaro è lo specchio:
fiori di neve.
(Matsuo Bashō)
Nella trasparenza della carta di riso e nella reduplicazione dello specchio troviamo esemplificate le coordinate di questo lavoro indescrivibile di Sugai Ken [スガイ ケン], giovane capofila della scena neo-japonica. Dosando sapientemente campionamenti ambientali, cadenze ritmate, rumorismi da musica concreta provenienti da strumenti smaccatamente xilofonici e senso - tutto nipponico- del tempo, il neo-giapponico riesce a rendere udibile un ossimoro: quello della ritmicità a-ritmica; dell'opaca trasparenza; del suono analogico-sintetico.
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