Mi accingo a scrivere di questo lavoro dei californiani con una punta di rammarico e commozione; infatti sul finire dello scorso anno i Suicidal, dopo aver pubblicato il nuovo disco, hanno annunciato la conclusione della loro carriera. Parola fine che verrà posta non prima di un ultimo tour mondiale che li vedrà ancora una volta pronti a devastare a dovere il numeroso pubblico che non mancherà di affollare i luoghi dove suoneranno.

"Controlled By Hatred ecc...ecc...", uscito nel 1989, è da considerarsi per qualcuno un vero LP, mentre per altri è una compilation che unisce due Ep. Non mi sono mai posto in tutti questi anni il problema di scelta di uno dei due schieramenti; è un lavoro, l'ennesimo per quanto mi riguarda, che "spacca" di brutto. E questo mi basta.

Brevissima cronistoria della band.

La band nasce nei primi anni ottanta su iniziativa di Mike Muir a Venice, famosa e soleggiata località turistica di giorno e teatro di accese guerre tra band rivali di notte. E' in questo drammatico e contrastante clima che si fa le ossa un giovanissimo Mike: fisico massiccio, enormi bandane e cannotte che fanno da contorno a dei bermuda ancora più grotteschi da tanto "oltre" a livello di taglia. Da subito diventa il padre-padrone della band (basta leggere le decine e decine di musicisti che hanno collaborato con lui in tutta la lunga carriera del gruppo) ed è tra i primi sul suolo americano ad unire la ferocia del nascente Thrash Metal con l'attitudine senza compromessi della scena Hardcore. L'omonimo esordio sulla lunga distanza del 1983 rimane ancora oggi uno dei dischi Hardcore più venduti negli Stati Uniti, con quel cantato rap altro elemento inconfondibile di una band che ha contribuito in maniera decisiva alla nascita del Crossover...Ma ora è tempo di occuparsi del disco di oggi, dall'interminabile titolo.

Si parte a tutta con la brevissima e fulminante "Master Of No Mercy" dove sul finire partono per la tangente e guidati dalla scazzata voce di Mike si lanciano in una rissosa cavalcata. Si prosegue con la già edita "How Will I Laugh Tomorrow" che mette in evidenza il sapiente lavoro alle chitarre del duo Clark - George. Un brano che cresce con il trascorrere del minutaggio e che lascia poi il testimone uditivo al fiume in piena di "Just Another Love Song" (che di amorevole non ha nulla). Follia pura e semplice, con una velocità esecutiva che impressiona; ho provato più volte a seguire il testo rappato da Mike: impresa per me impossibile da così tanta frenesia nel pronunciare le parole!! In alcuni rumorosi passaggi strumentali ho sempre trovato una grande assonanza con "One" dei Metallica (quando erano i Metallica santi numi!!!).

Tre canzoni "sfasciose" e qui mi fermo; del tutto inutile celebrare gli altre sei brani che non si discostano dall'eccellenza assoluta.

Nel Settembre del 1990 vidi per la prima volta i Suicidal Tendencies al Palatrussardi di Milano insieme a Slayer, Megadeth e Testament: facilissimo immaginare come andò a finire il concerto, anche se non partecipai al furioso pogo nei pressi del palco generato da questi mostri sacri del mosh-pit. Ero ancora giovincello ed inesperto...CLASH OF THE TITANS...

Ad Maiora.

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