Il plotone dei celebri power trio a cavallo tra i Sessanta e i Settanta si allarga grazie all'intuizione del genio irlandese della Stratocaster Sunburst datata 1963 che risponde inequivocabilmente al nome di Rory Gallagher, il quale, dopo delle prove iniziali, dà vita con Richard "Charlie" McCracken al basso e John Wilson alla batteria (entrambi provenienti dai famosi Them di Van Morrison, altro nome secolare del Rock/Blues britannico) ai Taste a metà del 1968.

Tale gruppo, come detto, viene dunque iscritto ufficialmente all'interno di questa cerchia della quale fanno parte nomi di grande rango come Cream e The Jimi Hendrix Experience, ma a differenza di quest'ultimi alle prese, per così dire, con "pruriti psichedelici", i tre di Belfast (poi trasferitisi a Londra per conto della Polydor Records con la quale firmeranno) propendono per un Rock/Blues decisamente muscolare, ma con venature di estrazione Folk, Country e persino Jazz.

Dopo il buon esordio con l'omonimo album Taste del 1969 con il quale il trio si fa notare fin da subito per la presenza di alcuni pezzi Rock/Blues rocciosi come Blister On The Moon, Sugar Mama e il classico Catfish (Blues), il gruppo decide di alzare l'asticella e nel giro di pochi mesi dalla pubblicazione dell'album di debutto registra a inizio 1970 la sua seconda fatica discografica che risponde al nome di On The Boards.

Con tale album la band propone un Rock/Blues pulsante che però si arricchisce di nuovi elementi, a partire dal Jazz (di cui Rory era un grande appassionato), come possiamo notare a partire dalle splendide It's Happened Before, It'll Happen Again e dalla title-track On The Boards dove il buon Rory si destreggia alla grande anche al sax con assoli che in entrambi i pezzi menzionati risultano decisamente azzeccati.

In pezzi come Railway And Gun e If I Don't Sing I'll Cry l'Hard Blues consueto viene, invece, venato dalla presenza di elementi che rimandano al Folk e che donano ad entrambi i pezzi un fascino particolarissimo.

Il Rock/Blues più energico lo troviamo, invece, nell'iniziale What's Going On, in Morning Sun e, soprattutto, nella travolgente Eat My Words dove la slide guitar di Rory inizia a farsi strada con forza e con ottimi risultati.

See Here è, invece, un pezzo cantautorale Folk rilassato ma affascinante grazie all'abilità solita di Rory anche alla chitarra acustica (la famosa National del 1936 dalla quale non si sepererà mai fino alla morte), mentre la chiusura dell'album è affidata all'ennesimo bel numero Hard Blues di I'll Remember che suggella come meglio non avrebbe potuto un lavoro, il secondo e ultimo del trio, che come descritto accuratamente dal celeberrimo critico musical Lester Bangs, avrebbe portato la band verso territori di "Progressive Blues", salvo poi verificarsi il suo scioglimento tra la fine del 1970 e l'inizio del 1971, ma questa è decisamente un'altra storia...

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