Dove sono finiti i Flaming Lips burloni e dadaisti, sempre diversi nello stile che cavalcavano in ogni loro nuovo abum, come su un ottovolante,  prima rock, poi metal, quindi punk, allora pop, quindi elettronica, ed anche il soul,  che ci hanno accompagnato per tanta parte degli ultimi anni a partire dal bellissimo In a "Priest Driven Ambulance"?

Bella domanda, direi. La risposta è semplice.

Eccoli la, buttati ai margini di quella lunga strada che portava alla loro maturità ed alla loro vera "dimensione umana e musiciale".

Una lunga strada alla fine della quale c'è, come una conferma, questo "The Terror".

Non per niente è forse la prima volta che ci troviamo di fronte ad un album molto (troppo?) simile al precedente. 

Non per niente Wayne Coyne ha detto più volte che questo è il migliore album dei FL.

Si può essere d'accordo o no.

Io, dopo il primo ascolto, gli avrei volentieri sputato in faccia se lo avessi avuto davanti.

Dopo il terzo sono quasi d'accordo, quando, se mai, avrò modo di leggere questa recensione su debaser, sarò, forse, assolutamente d'accordo..

"The Terror" è il fratello triste di "Embryonic", simile a quest'ultimo per quanto riguarda le sonorità disturbate, i riverberi, le voci "sottacqua", i suoni ambientali, solo che al posto di un cervello, di gambe e braccia pulsanti, decise sul da farsi come un'eruzione vulcanica, ha un cuore pulsante e smarrito che lacrima sangue nella notte.

C'è una disperata malinconia acida e soffusa che avvolge tutto.

C'è anche "The Terror" (la canzone),  di cui non sto ancora riuscendo a decifrare le parole, e forse è meglio così perchè la musica basta ad esprimere il concetto.

E c'è una canzone che, si, sicuramente, dal primo ascolto, è una delle migliori cose, fra le più dolci, composte dai Flaming Lips, si chiama "Try to Explain" (starebbe stata bene in "The Soft Bullettin").

Ed anche io sto cercando di spiegarmi perchè, nonostante le mie paure (che terrore che si stessero perdendo che avevo...), anche questa volta i Lips sono per la ennesima volta riusciti a non deludermi.

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