L'INCONTRO DI SCOTT E TARANTINO
True Romance, Una Vita Al Massimo (Tony Scott), fa parte della famosa trilogia "pulp", ideata da Tarantino tra il 92' e il 94'.
La pellicola tratta la storia di un venditore di fumetti che vive nella grigia e inquinata Detroit. Questo si innamora di una prostituta e ne uccide il protettore. Con la mafia alle calcagna, i due decidono di scappare con una valigietta piena di cocaina, fuga descritta in pirotecniche scene (pulp)poliziesche.
Droga, racket, sesso, violenza, mafia, polizia e inseguimenti, musica, Elvis, amore. Un puro concentrato "Tarantiniano", trattato non troppo bene dalla regia del minore seppur sufficiente Scott, difatti, a rendere valido questo lavoro è proprio la sceneggiatura di Tarantino.
Malgrado ciò True Romance è un il giusto punto d'incontro tra la travolgente energia delle storie di Quentin e il dinamismo dei film di Tony: il primo mette in pellicola la violenza, il sarcasmo, l'ingenuità e la pop culture, mentre l'altro compone il tutto e lo imposta secondo il punto di vista dei protagonisti, la prospettiva ideale. Lo straordinario cast (Christian Slater, Patricia Arquette, Brad Pitt, Gary Oldman, Christopher Walken, Dennis Hopper) e lo sviluppo dei personaggi, valgono già il prezzo del biglietto: Gary Oldman nel film interpreta egregiamente il protettore, personaggio affascinante (faccia tagliata, occhio di vetro, dread e accento giamaicano).
Il risultato finale è nientemeno che la somma del talento dei due artisti. Un film fresco ed energico, tipico delle produzioni indipendenti, caratterizzato però dall'inappuntabile tecnica delle grandi opere, che ne esalta il contenuto.
Alabama: “Ho fatto bene la mia parte?”
Clarence: “Sei stata perfetta.”
A: “Come una ninja?”
C: “Come una ninja. Vado a cercare qualcosa da mangiare.”
A: “Io mi butto in vasca, faccio un bel bagno di schiuma, poi salto sul materasso ad acqua e mi metto a guardare film porno finché non torni. Vieni presto. Ti aspetto.”
C: “Fa conto che sono già tornato.”
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