I Trophy Eyes giungono al quarto episodio discografico reduci da un'esperienza emotivamente significativa come il suicidio di un amico, coinciso con una fase di stasi della loro carriera e con l'inizio della pandemia.

Per questa serie di motivazioni "Suicide And Sunshine" é un urlo strozzato in gola, un equilibrio perfettamente formulato fra la crudezza dei contenuti e la coinvolgente proposta musicale. Miscelando elementi di stadium rock, crossover e synth-rock ad un lirismo che in più di un passaggio porta l'ascoltatore a sentirsi addirittura di troppo, i 4 australiani offrono una brillante performance compositiva.

La doppietta di apertura é una delle diapositive più rappresentative dell'album.

In "Sydney" John Floreani canta come se la sua stessa vita dipendesse da questo, su di un rock scarno ma ugualmente 'anthemico', il proprio amore per la città che lo ha cullato nel suo momento più buio.
In "Life In Slowmotion", invece, mette in risalto lo stile versatile dei suoi, srotolando le certezze che lo fanno stare bene e stirandone accuratamente le pieghe su di una struttura ritmica febbrile e ben sorretta nella fase melodica.
La scrittura per immagini é suggestiva, l'impressione é quella di osservare sé stessi da fuori; siamo tutti alle prese ciascuno con le proprie avversità ma alla fine, per quanto complicata potrà essere la nostra giornata, ciò che conta per davvero é sapere che qualunque cosa accada c'è qualcuno, da qualche parte là fuori, che all'imbrunire ci riconsegnerà alla vita con la semplicità di un abbraccio, una pacca sulla spalla, una parola detta bene.

Occhio, perché lungo la tracklist il tema tornerà, ma analizzato da una prospettiva diametralmente opposta.

Nel frattempo "People Like You" alza i toni: mentre sullo sfondo giocano a rincorrersi fra loro riffs ora 'Bloc Party-ani', ora di stampo prettamente hardcore, la melodia catchy del refreain fa a cazzottate con un testo critico e dissacrante.

Chi é già passato da questi lidi conosce perfettamente quanto quí si apprezzino certe dissonanze.

I Trophy Eyes affrontano senza timori lotte intestine, domande esistenziali e complessità delle relazioni. Il peso emotivo dietro ogni parola è palpabile, crea una connessione immediata con l'ascoltatore. Questa autenticità, unita al talento per la narrazione evocativa, consente a "Suicide And Sunshine" di dipingere vividi ritratti dell'esperienza umana.

"Blue Eyed Boy" è un altro degli highlights di quello che é il leitmotiv del disco: il lavoro di chitarra di Josh Campiao si fonde con un synth chirurgico e puntuale, mentre John esorta qualcuno di importante a 'permettere di potergli entrare sotto pelle, così da sistemare il casino che ha combinato'. Non é nemmeno una preghiera, é una supplica:

'te lo chiedo come tuo migliore amico'

Parole ed opere s'infrangono contro la realtà.

La scarna sezione di accompagnamento di "Sean" prende alla gola, é emotività nella sua formula più concentrata, é il racconto del giorno in cui il frontman ha perso qualcuno vicino a lui, é l'amore fraterno che si mescola al senso di colpa:

'L'ultima cosa che ti ho detto / Quando eri ancora fra noi / É stata "fai quello che fai per attirare l'attenzione / Altrimenti ti saresti già suicidato "

[...]

Il messaggio che hai lasciato sullo specchio di fianco al letto è arrivato forte e chiaro / Ti sei scusato di nuovo, come hai fatto troppo spesso/ Ed anche se questa volta non ne avevi bisogno, io ti perdono'.

Il poker di Newcastle mostra una volontà impavida di sperimentare e spingere i propri confini musicali, l'album attraversa senza soluzione di continuità vari paesaggi sonori, che vanno da inni rock a tracce più intime.

"My Inheritance" é il negativo di "What Hurts The Most", "Sweet soft sound" é una ballad, "Epilogue" é il capitolo finale per rassicurare "Suicide And Sunhine" che non sarà l'ultimo disco, che i Trophy Eyes non temono più di collassare su loro stessi.

Nel complesso é tutto uno sforzo che consolida la posizione di una delle band a più ampio margine di crescita nel panorama musicale alternativo.

Con la loro risoluta onestà, melodie coinvolgenti ed una convincente prova compositiva, Floreani&co. hanno creato un concept album, un ottovolante emotivo che proietta in un viaggio attraverso la vita, l'amore e la tragedia. Una testimonianza di come la musica possa toccare i cuori, unire le anime e ricordarci che nel nostro viaggio -ciascuno a proprio modo- non siamo mai davvero soli.

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