Stasera mi sento SUPER; SUPERiore, SUPERbo.


Maledetta città, ti sfido! Cammino per le tue strade e tra le gambe dei tuoi figli; Maledetta città! Scolopendra velenosa dalle mille zampe che morde senza pietà la mia pelle.


Armato di un basso elettrico strafottente e ipertrofico esco per le vie; un basso circolare forgiato dai Neu! che malcela il mio dolore. Sferragliate chitarristiche sporche e sferzanti mi escono dagli occhi, ma la mia alienazione straripa ad ogni passo, ad ogni accordo.


Sound oscuro e metropolitano, luci al neon e voci filtrate che sbiascicano maledizioni. Ritmiche nevrotiche e cavernose martellano in testa, rigurgiti garage imbrattano i vestiti; elettronica che grufola nella spazzatura dei miei pensieri.


Luride carezze mid-tempo alzano la gradazione corporea come il Campari sciolto nel bianco; ho voglia di baci alticci e sordidi. Nel pieno della nevrosi raggiungo la periferia, guardo in cielo e mi appare Vega; non la stella, ma Alan. Sorride sardonicamente e mi chiede se soffro davvero o se è tutta una farsa.


Vago ancora e ancora e continuo a sentirmi SUPER; SUPERato, SUPERfluo.

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