Il 1982 è l'anno d'uscita del primo disco dei Vanadium, la prima band italiana che ebbe il coraggio di proporre il metal nella nostra nazione. Il loro album, "Metal Rock", suscito' l'interesse da parte di critica e dei giovani, sia per lo stile originale musicale, sia per le capacita' tecniche dei musicisti e dell'estensione vocale di Pino Scotto.

La formazione era composta da Pino alla voce, Prantera alla chitarra, Zanolini alle tastiere, Asquini al basso e Macheroni alla batteria. La band presento' un hard rock stile anni Settanta, con chiari riferimenti ai Deep Purple, ai Led Zeppelin e agli Uriah Heep piu' metallici, con delle influenze rock - blues e una prima forma, che si accentuera' nei successivi album, del metal. Notevoli sono gli assoli e i riff semplici, ma efficacissimi, di Prantera e le parti tastieristiche del preparatissimo Zanolini che diedero un tocco di originalita' al loro sound. Il suono e' ancora piuttosto grezzo, infatti certe volte la batteria e la voce sembrano come se rimbombassero, ma la prova del gruppo e' semplicemente magistrale e sublime, grazie anche alla prestazione di Pino Scotto. Dopo i Vanadium in Italia ci sara' un susseguirsi di moltissime band, piu' o meno famose, tra tutte la Strana Officina, i Sabotage, i Crying Steel, gli Adramelch, i Vanexa, i Bulldozer e i Royal Air Force, che caratterizzzeranno l'ondata metal italiana.

L'opener del disco e' l'anthem "We Want Live With Rock N Roll", un grandissimo cavallo di battaglia per la band, che gia' dal titolo ci fa' capire di che pasta sono fatti. Cioe' di PURO ROCK'N'ROLL ! ! Il riff e' a dir poco sensazionale, la prova del resto della band e' ottima con Pino Scotto che comincia a farsi apprezzare con il suo dirompente timbro vocale. Il refrain e' molto coinvolgente, gli assoli di Prantera sono molto piacevoli e il resto della track scorre via che e' una meraviglia. Molto bella e' anche "I Never Lost Control", con dei forti rimandi ai Zeppelin e ai Deep Purple, dotata di un sound stile hard rock - blues eseguito in maniera magistrale e di una potenza che si infrange nel suo selvaggio ritornello. "Make Me Feel Better" e "Looking For Love" sono le prime cavalcate metal della band , supportate da una buona dose ritmica eseguita in perfetto stile Vanadium. "On Fire" merita un discorso a parte. L'intro di basso e i riff irresistibili di Zanolini e Prantera sono molto efficaci, rendendo il pezzo abbastanza coinvolgente sin dalle prime battute, mentre Pino contiuna a cantare a pieni polmoni. Davvero una bella canzone, che insieme a "We Want Live With Rock 'N 'Roll", e' una delle tracks piu' rappresentative del disco. "Running On The Road" e' una discreta esecuzione, riuscendo a non far abbassare mai l'album su livelli mediocri e scontati. L'ultimo pezzo, ovvero l'ottavo, è la bellissima "Queen Of The Night", una delle più belle ballad della band insieme a "War Trains" e "Easy Way To Love". La canzone è ricca di pathos, con dei bei assoli di chitarra che rendono la track ancora piu' malinconica ed emozionante, con una magistrale prova di Pino che termina in maiera egregia il primo album dei mitici Vandium, una band tutta da riscopriree che forse non ha avuto il successo che MERITAVA.

Questo è il metal italiano di ormai vent'anni fa, totalmente differente dalla musica spazzatura che si aggira da troppi anni nella nostra nazione.Oggi si riuscira più ad avere dei gruppi e dei dischi cosi ? Io, sinceramente, non vi saprei rispondere, comunque intanto possiamo riascoltare ed appreazzare le vecchie glorie del nostro caro heavy metal. WE ROCK !!

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