Pionieri dell’Heavy nonché inventori del Black, gli inglesi Venom esordiscono nel 1981 con “Welcome To Hell”,seminale debut album che avrebbe ridefinito la parola “Metal”,cambiandola una volta per sempre.
I tre satanisti,infatti,oltre a perfezionare il bozzolo della New Wave Of British Heavy Metal,che proprio in quegli anni stava prendendo forma grazie a bands del calibro di Saxon,Judas Priest e Iron Maiden dando vita a quello che sarebbe stato il movimento più beneficiario per l’evoluzione del Metallo,sconvolsero le menti dei benpensanti dell’epoca,con un atteggiamento indubbiamente da posers che però aveva il suo,chiamiamolo,”fascino” per i diseredati di tutto il mondo pronti a farsi infinocchiare da tre tipi vestiti di pelle e croci storte,che inizialmente esaltava di più gli Hard Rockers dell’epoca più per l’abbigliamento e il comportamento che per la musica in sé.
Quindi,niente più presunti messaggi satanici registrati al contrario nelle canzoni,ringraziamenti diabolici scritti in piccolissimo nei “Thanks To” o immagini luciferine camuffate alla benemeglio nelle copertine:i Venom sferravano il loro assalto frontale,addobbandosi di croci e stelle storte e usando sul palco elementi come Bibbie che nulla aspettavano se non di essere bruciate.I testi,inoltre,parlavano fin troppo chiaro,con titoli quali “Welcome To Hell”,”Black Metal”,”Kissing The Beast”,”At War With Satan” e troiate simili.
Capirete come io mi opponga fermamente a questo tipo d’atteggiamento idiota e inutile,ma sono qui per recensire il cd e non per dirvi quanto idioti siano questi tre loschi figuri.
La musica,la musica.E’ quella che conta più di tutto,SEMPRE.
I tre erano autori di una musica vista come “diabolica,blasfema e scandalosa”,ripetendo per l’ennesima volta che il rock era la musica del Diavolo e ripetendo quanto già accaduto ai Rolling Stones con la song “Sympathy For The Devil” e addirittura per gli innocenti Beatles,accusati di aver fornito l’ispirazione ad un’altra persona raccomandabile,tale Charles Manson,per assassinare la mogie incinta di Roman Polanski.
Musica che, in ogni caso, mettendo da parte momentaneamente i testi, era assolutamente Heavy, fino al midollo, sempre e comunque piacevolmente Old School: nulla di troppo innovativo dunque, il vero merito riconosciuto universalmente dei Venom è stato l’invenzione del Black Metal, neanche troppo importante per quanto mi riguarda, visto che preferisco sentirmi il rumore di un uomo che defeca piuttosto di “Satan Sex With Satan Kissing Satan Hail Satan Worship Satan” (Basta!Prendete esempio da Chuck Schuldiner che oltretutto adorava questo gruppo ma, riguardo ai testi, la pensava proprio come me)
Piacevole, davvero piacevole (la musica, intendo) nonché a tratti anche davvero tenebrosa ed oscura (Baura Baura Boglio la babbaaaaaaa!!!).
Ottima la prestazione di Cronos a basso e blasfemissima voce, mentre Mantas offre riffs innovativi per l’epoca, ma che oggi sanno di deja-vu.
Leggermente sottotono, secondo me, la prestazione del drummer, forse perché in quei tempi la batteria doveva ancora subire l’evoluzione radicale avuta circa tre anni dopo con l’avvento del Thrash.
Ispiratore per tutto il tempo a venire, veloce, piacevole e oscuro: il gruppo preferito di Dave Mustaine infuoca l’Inghilterra benpensante a ritmo di Heavy e colpisce per la prima volta la bigotta attenzione dei benpensanti insieme ai colleghi Motorhead!
Ah,piccola nota sul voto:musicalmente e per l’importanza,il disco meriterebbe 5,ma dato che i testi sono i più idioti e stupidi che mi sia capitato di leggere,gli rifilo un comunque validissimo…

Carico i commenti...  con calma